Staccano i defibrillatori dalle piazze e salvano due persone in arresto cardiocircolatorio. È accaduto giovedì 4 luglio a Cortina e Lamon, dove un turista americano e un lentiaiese hanno ricevuto le cure grazie alla pronta mobilitazione di due cittadini non medici che hanno usato i defibrillatori installati per le emergenze.
Interventi provvidenziali che hanno supportato il successivo lavoro dei medici giunti nel frattempo e che hanno ribadito (se ce ne fosse bisogno) la preziosa presenza degli strumenti anche lungo la pubblica via: «I fatti di oggi dimostrano l’importanza della diffusione della cultura del soccorso e dei defibrillatori nel territorio, vero patrimonio delle comunità», ha commenta il commissario della Usl 1, Dal Ben.
La prima emergenza si è verificata a Cortina intorno alle 8 del mattino. Un turista americano di 63 anni ha avuto un attacco a colazione, in albergo. Attimi di paura per l’uomo, che deve la vita all’immediato intervento di rianimazione iniziato in albergo. All’hotel Royal hanno creato il cordone di sicurezza, sia gli operatori che i clienti. Quindi qualcuno è corso a prendere il defibrillatore che si trovava in strada e ha applicato la strumentazione sul paziente per la rianimazione.
Un lungo massaggio cardiaco, un intervento al quale hanno contribuito anche i poliziotti del Commissariato di Cortina e quelli del Reparto mobile di Padova, forze pronte per la sicurezza perché a Cortina c’era la visita del ministro Salvini.
L’emergenza è stata gestita sotto gli occhi del prefetto di Belluno e del questore, in zona per gli stessi motivi. Cure decisive che sono risultate vitalifino all’arrivo dei medici che hanno poi preso in mano la situazione: il paziente è stato quindi trasferito all’ospedale di Belluno d’urgenza a bordo dell’elicottero di Bressanone, chiamato dalla centrale 118 di Pieve.
Una situazione analoga si è presentata a Lamon, intorno alle 10. 30, per un lentiaiese di 65 anni che si trovava in un piccolo cantiere per un macchinario. Attorno c’erano persone che stavano buttando malta o dando colore alle pareti di un garage in centro, quando l’uomo si è sentito male e ha accusato un arresto cardiocircolatorio.
Una delle persone presenti è corsa a prendere il defibrillatore che a Lamon si trova vicino all’ex sede della Cassa Rurale, mentre gli altri cercavano di creare cordoni di sicurezza per facilitare i soccorsi allertati col 118. Anche in questo caso l’uso del defibrillatore è risultato vitale fino all’arrivo dell’ambulanza dell’ospedale di Feltre.
Il resto è stato compito dei sanitari, che hanno poi portato il 65enne su Falco, una volta stabilizzato. Anche il lentiaiese è stato ricoverato all’ospedale di Belluno. Entrambi si sono ripresi e le loro condizioni fanno ben sperare.
Giornata di malori anche in quota: l’elisoccorso alle 12.40 è volato al Rifugio Valles per una 49enne di Udine che ha accusato un dolore toracico. Un malessere anche alle 14.45 al rifugio Falier per una 58enne trattata al ps di Agordo.