Ha giurato da nuovo sindaco Michele Talo.
Puntando, nel consiglio d’insediamento, più sul “come” che sul “cosa” vorrà fare.
E proprio su questo secondo punto i gruppi di minoranza hanno incalzato.
«Da giovane amavo il calcio, poi arrivò Bob Dylan. Le sue domande hanno popolato la mia adolescenza alla ricerca di risposte che soffiavano nel vento. La mia mente una di queste notti è tornata a volare lì, a cercare la relazione che uomini, natura, cose hanno», ha detto Talo.
«Tutto ha una relazione, sta a noi cercare giuste relazioni. Uomini alla ricerca, rispettosi del territorio, che utilizzano strutture e servizi per creare il bene, per cercare relazioni con le altre specie. Per questo la nostra proposta amministrativa non parte da “cosa”, ma da “come” vogliamo fare. Vogliamo creare sistema sociale, ricreare uno spirito d’appartenenza. Vivere bene non è solo avere servizi, è essere protagonisti».
«Opereremo creando gruppi di lavoro, comitati, commissioni», ha annunciato. «Cercando socialità. Tanto più ci sarà dialogo e condivisione, tanto più la creazione dell’identità culturale di Limana potrà diventare stimolo di crescita, arricchita anche dal supporto di nuovi arrivati».
I due gruppi di minoranza hanno augurato buon lavoro alla nuova amministrazione, sollecitandola però su quelle che saranno le linee programmatiche, ad oggi non ancora depositate.
«Il nostro apporto sarà propositivo, e sotto alcuni aspetti puntiglioso», la replica di Milena De Zanet.
«Mi aspettavo che venissero presentate anche le linee programmatiche, in modo da avere un confronto su ciò che l’amministrazione vorrà fare».
Un punto, questo, poi ripreso e sviluppato in un’interrogazione dal consigliere Alex Segat.
«Con spirito di servizio faremo un’opposizione attenta e propositiva», ha promesso Marta Picinotti.
«Abbiamo deciso di inviare alla giunta un documento in cui li sintetizzeremo le nostre priorità: i servizi sociali, soprattutto quelli rivolti all’infanzia e alla terza età, e la valorizzazione turistica del nostro territorio».
