Misura cautelare nei confronti di un 19enne accusato di rapina e tentata estorsione. Viene incastrato dai poliziotti della squadra mobile
rapina e tentata estorsione: un 19enne nei guai dopo che con alcuni coetanei ha preso di mira un sedicenne rubandogli le scarpe e facendolo tornare a casa a piedi nudi, sotto la pioggia. La squadra mobile della questura di Belluno ha stretto il cerchio attorno a M.M. e ai suoi complici: gli investigatori si sono presentati in borghese all’ennesimo appuntamento vessatorio che il ragazzo aveva dato al minore, e lo hanno trasferito direttamente in questura. Nei giorni scorsi il Gip ha emesso una misura cautelare nei suoi confronti, eseguita dalla Mobile martedì 25 giugno.
L’indagine è stata portata a termine dai poliziotti della 3^ sezione della squadra nobile, l’indagato è ritenuto responsabile dei reati di rapina e tentata estorsione per alcuni episodi gravi commessi il 2 maggio scorso: in concorso con altri coetanei ha accerchiato un giovane sedicenne nello spiazzo antistante l’atrio della stazione ferroviaria di Belluno. La vittima eraa nell’impossibilità fisica di allontanarsi ed è stato spinto a forza verso i bagni della struttura ferroviaria: secondo gli investigatori, il bullo lo ha costretto con minacce di percosse a sfilarsi le scarpe che indossava e a consegnargliele. Il malcapitato era stato costretto a tornare a casa scalzo seppur in una giornata di pioggia.
Nei giorni successivi M.M. continuava ad avere un comportamento vessatorio nei confronti della vittima: la contattava via WhatsApp, intimandola di consegnare 50 euro, inventando falsamente che la persona offesa glieli avesse sottratti in precedenza. L’indagato paventava azioni ritorsive per ottenere la restituzione della somma e tentando di costringere la vittima a incontrarlo nuovamente perchè gli consegnasse i soldi. L’incontro è stato quindi fissato, ma M.M. ha trovato la polizia ad attenderlo: si sono infatti presentati i poliziotti che lo hanno accompagnato in questura, segnalandolo alla magistratura.
Le successive investigazioni permettevano di ricostruire la vicenda, sottolineando le responsabilità e la pericolosità dell’autore, nei cui confronti l’altro giorno il Gip ha emesso un provvedimento cautelare.