Rubano un carrello della spesa carico di merce e riescono a caricare tutto nella vettura prima di fuggire via. Saranno le telecamere a fare luce probabilmente sulle fattezze dei due individui che la sera di giovedì sono riusciti a portare via merce dal supermercato Emisfero della Veneggia. Tutto in mano alla polizia di Stato che giovedì sera è intervenuta con una Volante per i primi rilievi.
Sembra che il trucco sia sempre lo stesso: riempire il carrello e passare per il varco dell’uscita “senza spesa”: quello della Veneggia non sarebbe il primo punto vendita preso di mira, se non altro in Veneto.
I ladri arraffano – neanche tanto di nascosto perchè mettono tutto nel carrello – una miriade di scatolette di tonno, biscotti, confezioni di caffè e prodotti che non hanno appiccicato l’antitaccheggio; le confezioni di parmigiano, per esempio, potrebbero far scattare l’allarme se non viene disattivata la placchetta metallica che hanno attaccata, così come il vestiario, il vino di alta qualità e piccoli elettrodomestici.
Giovedì sera, all’Emisfero della Veneggia sarebbero entrati degli individui (un paio di persone) che avrebbero riempito il carrello di generi alimentare: lì per lì sembravano normalissimi clienti. L’orario era quello vicino alla chiusura: cioè le 20.
Devono aver girato fra i bancali del supermercato fino al momento della chiusura, quando non c’erano più i vigilantes privati che avrebbero potuto vederli e fermarli. Pare che abbiano anche atteso che nessun dipendente fosse più presente anche nel box informazioni, collocato di fianco del varco di uscita per i clienti che non fanno spesa.
Sono riusciti dunque a passare oltre questo blocco senza far suonare l’allarme dell’antitaccheggio: solo che più che di taccheggio, si trattava di scappare con il carrello carico, non con qualcosa di nascosto sotto i vestiti. La stima venerdì mattina era ancora in corso, ma mancherebbe merce per diverse centinaia di euro, forse 500.
All’esterno i due avevano dei complici che li attendevano, probabilmente su una vettura, e che devono aver dato una mano a scaricare tutto. Quindi la fuga.
Quando nel punto vendita si sono resi conto dell’accaduto, la banda si era dileguata, ma le telecamere potranno sicuramente aiutare le indagini affidate alla polizia di Stato. Una Volante della questura è intervenuta per aiutare nelle prime verifiche e iniziare i rilievi.
