Assago (MI), 8 dicembre 2024 – Nel match d’andata dell’ormai conclamato derby d’Italia della LBA 2024-25, inserito quest’anno nel 10° turno del girone d’andata, vittoria anche abbastanza netta della Virtus Bologna che passa al Forum di Assago battendo per 73-83 l’Olimpia Milano e ponendo così fine alla striscia di ben 5 sconfitte consecutive tra campionato e Euroleague (Fenerbahce, Paris Basketball, Brescia, ALBA Berlino e Stella Rossa Belgrado).
Una vittoria forse non molto attesa ma voluta, fortemente voluta dai bianconeri che dopo le dimissioni di Banchi ed il conseguente arrivo d’Ivanovic, avevano quasi l’obbligo morale di darsi una scossa, tentativo fallito ma intravisto vs la Stella Rossa alla Segafredo Arena appena 48 ore fa e questa sera invece ampiamente riuscito.
Sì perchè questa Virtus Bologna così oggettivamente mal costruita, bolsa nelle menti più che nelle movenze dei suoi campioni più celebrati, oggi ha dimostrato che tutto sommato se la può giocare anche vs i campioni d’Italia di Milano, acerrimi rivali in Italia ed in Europa e pieni d’entusiasmo grazie al momento aureo vissuto sempre in Euroleague
Infatti l’EA7 Emporio Armani Milano, dopo la sconfitta contro Tortona in LBA ma reduce dal doppio turno vincente tra le mura amiche vs Stella Rossa ed ASVEL Villeurbanne, ha inaspettatamente subito l’impatto fisico-atletico degli avversari, assolutamente più reattivi in ogni parte del campo: e chi l’avrebbe detto alla vigilia con i vari Hackett, Belinelli e Shengelia apparsi stanchi e svuotati nelle ultime gare?
Così, dopo un primo periodo equilibrato (al 10′ 22-24 per Bologna), aspro ma molto godibile, spallata decisiva ai fini del risultato da parte dei ragazzi di coach Nenad Jakovljevic (domani dovrebbe arrivare il tesseramento ufficiale di Dusan Ivanovic), che imprimevano ritmo e sostanza al match scappando al 20′ sul +11, 42-53.
Al rientro in campo dall’intervallo lungo era l’Olimpia Milano però a rientrare nel match grazie ad una difesa asfissiante e praticamente mettendo il tappo al proprio canestro ma non per molto. Infatti la Virtus Bologna molto resiliente di oggi, incassava molto bene riscappando addirittura al 30′ sul +13 (53-66), e dando la netta sensazione di essere in totale controllo del match.
Match che alla fine portava a casa con diligenza ed applicazione, sfruttando il 12/33 di Milano da tre ma anche giocando molto sui 14 rimbalzi offensivi (36-41 per Bologna la lotta complessiva), specialmente quelli degli ultimi possessi che spegnevano le luci sulla gara per l’Olimpia, apparsa comunque non proprio con il sangue agli occhi: il 73-82 era comunque importante anche in ottica differenza canestri e posizionamento Playoff…Ma siamo sicuri possa alla fine pesare o valere oggi, 8 dicembre 2024, a quasi 5 mesi dall’inizio della lotta scudetto?
Sala Stampa
Nenad Jakovljevic
“Siamo molto felici, ci mancherebbe altro, per aver vinto contro una signora squadra, ma soprattutto per aver subito 73 punti contro una squadra come Milano. Abbiamo dimostrato di poterlo fare: a livello difensivo ci sono state responsabilità individuali e responsabilità di squadra. La reazione della squadra? Viene dai giocatori, non posso far altro che ringraziare la squadra che ha dimostrato che vuole giocare sempre così e i numeri lo dicono: rimbalzi, abbiamo vinto a questa voce statistica, per esempio.
È uno degli aspetti che possiamo controllare, non possiamo controllare la percentuale da 3 punti, possiamo controllare gli aspetti come la fisicità, il tagliafuori, la presenza fisica. La prova di Grazulis? Bravo a farsi trovare pronto a difendere, ha gestito bene la situazione falli, giocando in maniera intelligente in difesa, siamo felici per lui perché ha dimostrato di poterci dare veramente una mano.”
Ettore Messina
“Venivamo da una serie di vittorie consecutive con la Virtus qui a Milano, da un buon momento, e l’inizio della gara, buono, forse ci ha fatto pensare che avremmo vinto anche stasera. Invece la Virtus ha giocato una partita di grande umiltà e solidità vincendo meritatamente. Noi in attacco abbiamo giocato per fare un canestro e non per creare un vantaggio per i compagni, in difesa non ci siamo aiutati abbastanza. La responsabilità è mia. Speriamo di trarre beneficio da questa ulteriore lezione.
Nonostante questa gara giocata a sprazzi, molto individualmente, eravamo rientrati a cinque punti e potevamo ancora rimediare. In quel momento, abbiamo subito un canestro su un taglio backdoor di Belinelli che è stato lo specchio della nostra serata. E’ un dato di fatto che al momento in campionato c’è differenza tra i titolari e il secondo quintetto.
Abbiamo bisogno del contributo di tutti, ci manca sicuramente un po’ di taglia fisica negli esterni senza Bolmaro, ma è vero che ultimamente in campionato non c’è stato abbastanza apporto dal secondo quintetto. E’ un problema con cui dobbiamo fare i conti. Questo gruppo veniva da due partite molto buone, adesso vedremo di imparare da questa lezione e fare meglio nelle prossime gare”.
EA7 Olimpia Milano – Segafredo Virtus Bologna 73-82
Parziali: 22-24; 20-29; 11-13; 20-16.
Progressione: 22-24; 42-53; 53-66; 73-82.
#3 Marco Belinelli 6+: entra e si rende pericoloso, ciò che serve alla squadra per allargare il campo, daà fiato a Clyburn e prende anche 4 rimbalzi.
#6 Alessandro Pajola 6: subito frenato dai falli non riesce a trovare il bandolo della matassa, ma la sua difesa, la sua presenza, il suo sporcare palloni e raddoppiare ha inciso molto sulla fluidità del gioco milanese.
#8 Will Clyburn 7,5: gioca la sua pallacanestro, senza forzare, a seconda delle scelte difensive avversarie cambia il suo modo di attaccare, importantissimi i suoi 4 punti consecutivi ad inizio terzo quarto quando la Segafredo sembrava subire il rientro biancorosso.
#21 Tornike Shengelia 7+: in difficoltà ad inizio gara, anche a causa dei falli, deve stare in panca ed i soli 24′ d’impiego fanno sì che nel finale sia molto lucido e non perda palloni.
#23 Daniel Hackett 7: la miglior partita della stagione, concreto in difesa e pulito in attacco, se sarà un segnale di una ritrovata forma è la miglior notizia della serata bolognese, vittoria a parte.
#24 Andrejs Grazulis 6,5: dopo tanta naftalina gioca 20 minuti e dopo le ambasce iniziali su Mirotic, ma chi non le ha, tiene dignitosamente il campo contro i pari ruolo meneghini, suggella la gara con la bomba che chiude la gara, bravo.
#30 Matt Morgan 6,5: sembra non abbia fatto nulla di speciale, ma dopo un inizio difficile rientra bene in partita, spezza spesso la difesa milanese e non è fortunato in un paio di conclusioni al ferro, ma per me il giocatore c’è.
#33 Achille Polonara 6+: non tanti minuti, ma pieni di intensità e decisione, lotta, sgomita ed aiuta.
#35 Mouhamet Rassoui Diouf n.e.
#41 Ante Zizic 7,5: nel primo tempo è decisivo nel concludere tutti i possessi offensivi e combatte a rimbalzo come un leone, ma la notizia è che non ha subito difensivamentei pick and roll degli uomini di Messina.
#45 Nicola Akele n.e.
#00 Isaia Cordinier 6+: ad inizio partita non riesce a capire come difendere su Shields, dopo un breve riposo in panchina rientra con la faccia giusta, almeno difensivamente. Non una grande gara offensiva e la solita palla persa nel finale.
#1 Nenad Dimitrijevic 4: non attacca, non difende, non crea, male male male.
#2 Niccolò Mannion 5,5: inizia con i fuochi d’artificio, ma dopo la botta presa dopo lo scontro con Grazulis perde un po’ di smalto, non il Nico delle ultime uscite.
#7 Stefano Tonut 5: gioca solo 4 minuti, ma poco intensi con una pio di grosse ingenuità difensive che gli fanno meritare la panchina.
#12 Armoni Brooks 5: doppia cifra, ma non con la solita precisione, sbaglia tiri per lui facili e mette l’ultima bomba a partita già scappata.
#16 Zach Leday 6: prende poche iniziative e non sfrutta i problemi di falli di Shengelia, però difensivamente ha raggiunto una maturità rimarchevole.
#17 Giampaolo Ricci 7: dà, come sempre, tutto quello che ha, preciso al tiro e prezioso come sempre per il suo lavoro sporco.
#21 Diego Flaccadori 6: gioca solo 9 minuti, e con il Dimitrijevic di stasera qualche minuto in più se lo sarebbe meritato.
#25 Ousmane Diop 5,5: mette i muscoli, ma la tecnica non è eccelsa, ed anche lui soffre molto Zizic a rimbalzo difensivo.
#30 Guglielmo Caruso n.e.
#31 Shavon Shields 4,5: un buon inzio, quando tiene poco la palla in mano, quando ritorna col suo difetto di masturbare troppo la palla, non essendo in una delle sue serate mostruose, rende più lento e prevedibile il gioco dell’Olimpia.
#33 Nikola Mirotic 6+: soffre in difesa Shengelia, e non gliene si può fare una colpa, ma i tentativi di rientro di Milano sono merito dei suoi polpastrelli, con la palla che gira peggio del solito ci stanno anche le sue palle perse giocando tanti palloni.
#55 Frederick Gillespie 5,5: le cifre non sono male, ma non trova quasi mai il tempo per rollare, primi minuti a parte, ed anche lui subisce troppo a rimbalzo difensivo.
Commento by Fabrizio Noto/FRED
@fabernoto
L'articolo LBA UnipolSai 10ª andata 2024-25: il derby d’Italia tra Olimpia Milano e Virtus Bologna è dei felsinei che vìolano il Forum dopo un anno e mezzo proviene da All-Around.