40 minuti con tanto equilibrio, tanto che il +7 finale degli ungheresi rappresenta il massimo distacco intercorso tra le due squadre durante l’incontro: alla fine a spuntarla per 78-71 è la buona formazione del Falco Szombathely. Reggio Emilia insegue quasi sempre, pur restando a distanza di un paio di possessi, e riesce a mettere la testa avanti nell’ultimo quarto ma poi si blocca ed esce sconfitta dalla Savaria Arena. Il record dopo le prime 2 giornate dice dunque 1 vittoria (in casa contro il Rytas) ed 1 sconfitta.
La vittoria finale degli ungheresi guidati da Zoltan Perl (20 punti) è nel complesso più che meritata: i padroni di casa hanno indirizzato la partita con un immediato 10-3 nel primo quarto, subendo poi il ritorno punto a punto dei reggiani e provando a loro volta una fuga nel corso della seconda frazione con un parziale da 9-0 (da 21-23 a 30-23). L’Unahotels è sempre riuscita a ricucire questi piccoli strappi, non riuscendo però ad approfittare fino in fondo della pessima serata al tiro degli ungheresi (3/23 al 40′) e cedendo al dominio nel pitturato degli avversari.
Dopo il 34-32 del 20′, la partita è rimasta sul filo dell’equilibrio fino a metà quarto quarto: gli ungheresi hanno provato più volte ad impostare dei tentativi di fuga senza successo. La tripla di Cheatham che ha dato il vantaggio a Reggio nel quarto quarto (63-64 al 34′) sembrava aver girato finalmente l’inerzia della gara: si è rivelato un fuoco di paglia, dato che i biancorossi hanno segnato solo 7 punti nei 6 minuti abbondanti rimanenti subendo il parziale decisivo da 15-7 dello Szombathely.
La squadra italiana paga un’altra serata non brillante del trio Barford-Winston-Cheatham (pagelle e giudizi in seguito), la lotta a rimbalzo persa nettamente contro gli ungheresi (45-35) e una gestione del pallone rivedibile che ha portato a 18 palle perse totali. A questo si aggiunge un altro approccio abbastanza soft nel primo tempo, soprattutto da parte del quintetto titolare che nei primissimi minuti ha lasciato la partita in mano agli avversari e ha costretto Priftis a pescare delle carte dalla panchina dopo pochi giri d’orologio.
Tra le note positive c’è la prestazione ancora sufficiente della coppia Faye-Gombauld (seppur con un po’ di sbavature importanti nella metà campo difensiva) e l’ingresso dalla second unit prezioso, come spesso capita, di Jamar Smith per svegliare la squadra dal torpore dei primi minuti. I 3 precedentemente citati, però, sono gli unici in doppia cifra e con il trio Barford-Winston-Cheatham fermo ad un inglorioso 10/33 dal campo diventa molto difficile per la Unahotels uscire indenne da queste serate europee. Non ricade interamente su di loro la sconfitta di oggi: tutta la squadra ha commesso di tanto in tanto grosse ingenuità. Ma soprattutto da questi protagonisti serve un’altro tipo di precisione e di continuità nella metà campo offensiva per alzare il livello.
Falco-Vulcano Szombathely 78 – Pallacanestro Reggiana 71
Parziali: 17-13; 17-19; 23-22; 21-17
Progressione: 17-13; 34-32; 57-54
Jaylen Barford 5,5: nel già citato trio “degli orrori” del quintetto titolare è quello meno negativo, ma comunque commette errori in difesa e non va oltre gli 8 punti in 20 minuti di utilizzo. Ci si aspetta di più: magari non necessariamente i 24 di domenica contro Treviso, ma almeno una via di mezzo…
Cassius Winston 4,5: dov’è vero il Winston? Dov’è il giocatore che dovrebbe trainare questa squadra e fare la differenza in BCL e campionato? In LBA si è visto qualche sprazzo, ma il bilancio di queste prime 5 partite ufficiali è negativo. Oggi combina disastri con la palla in mano nel primo quarto e negli ultimi minuti della terza frazione, in cui butta via un possesso dopo l’altro. Nel mezzo ci sono alcune buone combinazioni nei giochi a due con Faye, ma veramente poca roba. Per lui 11 punti, 4/18 al tiro (!), 5 assist e 3 palle perse. Non ci siamo.
Mouhamed Faye 7: non brillante come nella prima uscita contro il Rytas, ma anche stasera è tra quelli che si salvano nelle fila di Reggio. Commette qualche errore difensivo da matita rossa, ma si fa comunque sentire sotto canestro con 14 punti e 7 rimbalzi.
Filippo Gallo sv: solo 2 minuti con un airball da 3 e una buona stoppata.
Stéphane Gombauld 6,5: nell’inizio di partita letargico del primo quintetto lui non ha tantissime colpe, anche se qualche pallone sotto canestro se lo fa sfuggire. Nel complesso gioca una partita sufficiente prendendo 6 rimbalzi, segnando 6 punti e rendendosi utile in difesa (3 rubate).
Jamar Smith 6,5: si fa sentire soprattutto all’inizio e alla fine della partita. E’ ancora lui a scuotere i suoi nel primo quarto con un paio di rubate nella metà campo difensiva ed è sempre lui ad ispirare la rimonta tra terzo e quarto quarto con alcuni canestri importanti. Peccato che non riesca a prendere ritmo dall’arco (1/5 per lui). 13 punti, 2 assist, 2 rubate.
Lorenzo Uglietti 5: 8 minuti molto negativi in cui non riesce assolutamente a gestire bene il pallone e in cui non porta nemmeno quel contributo difensivo che ci si aspetterebbe da uno come lui.
Michele Vitali 6-: partita abbastanza incolore. Mai in ritmo in attacco, comunque buono sforzo in difesa ma il bilancio forse è negativo. 2 punti, 0/3 dal campo. Forse nel suo ruolo qualche minuto in più a Grant ci poteva stare.
Sasha Grant 6: nei 17 minuti in campo segna un paio di canestri, distribuisce 3 assist e prende 2 rimbalzi. Non ruba più di tanto l’attenzione, ma difficilmente fa una scelta sbagliata: forse potrebbe rimanere in campo un po’ di più.
Matteo Chillo 5,5: lo sforzo difensivo non manca, ma in attacco lascia per strada dei sottomano che in una partita così tirata fanno la differenza. Anche sotto canestro non riesce a dare tanto contributo.
Kwan Cheatham 5: più negativo di quello che direbbero i numeri. A parte il 3/9 al tiro c’è proprio una mancanza di aggressività e di concentrazione che si rivela abbastanza grave: l’ex Pesaro commette troppi errori in difesa e lontano dalla palla. Deve fare di più.
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