Casalecchio di Reno (BO), 4 ottobre 2024 – Esordio amaro per la Segafredo Virtus Bologna alla Unipol Arena, che nell’ultimo quarto cede di schianto sotto i colpi di un redivivo Shane Larkin che tiene tutte le sue energie nel finale per decidere la partita.
Come all’esordio del 2022 e del 2023 la Virtus Bologna non riesce a portare a casa il referto rosa nell’esordio casalingo facendo vedere che alcuni problemi, già evidenziati in precampionato ed in finale e semifinale di Supercoppa, non sono ancora stati risolti.
La gara è stata caratterizzata da parziali e controparziali ma, se c’è stata una squadra che ha dato l’impressione di poter prendere il largo, è stata quella del Bosforo soprattutto dopo il solito, tragico, inizio di terzo quarto, quando i bianconeri hanno inanellato le solite palle perse restando a digiuno per quasi cinque minuti.
La partita, come dicevamo, ha evidenziato i soliti problemi offensivi e difensivi con Zizic in campo ed a questi si è aggiunta la prova, assolutamente tragica, di Will Clyburn.
L’innesto del fuoriclasse del Michigan avrebbe dovuto dare all’attacco felsineo quella capacità di segnare a giochi rotti che tanto era mancata lo scorso in anno, ma in serate come questa la sua presenza è stata più dannosa che altro. Con il numero 8 in campo la palla ha spesso ristagnato e, la ricerca ossessiva dall’ 1 vs 1, ha tolto quel giro palla che tanto aveva ben impressionato la scorsa stagione.
Grossi problemi ci sono stati anche nel tiro dalla lunga distanza, grazie alla difesa turca che con Beaubois ha quasi tolto dalla partita Marco Belinelli, levandogli con chirurgica precisione la sua tipica uscita dai blocchi, ah, Dunston dove sei?
Comunque, nonostante tutte queste problematiche Bologna ad inizio ultimo parziale si è presentata ancora in vantaggio, ma a quel punto si è accesa la stella di Shane Larkin che ha spezzato in due la partita e, nonostante il tentativo finale di un Matt Morgan positivo, la classe del play di Cincinnati e la presenza fisica di Dan Oturu hanno spento qualunque velleità bianconere.
Per gli uomini di coach Mijatovic la vittoria di questa sera è un grande segno di continuità dopo la vittoria nella Supercoppa di Turchia contro il Fenerbahce. Il ritorno in grande stile di Larkin, la continuità di Bryant, la fisicità di Oturu sono tutti segnali di una squadra sicuramente non spettacolare, ma estremamente solida e con una fisicità estremamente importante.
In casa Virtus la serata non è stata tutta da buttare. Bisogna considerare che i bianconeri hanno avuto una preparazione estremamente travagliata e che, anche stasera, Shengelia ha giocato dopo 10 giorni di stop, avendo un vistoso calo nel finale.
Ottime cose si sono viste da due esordienti come Morgan e soprattutto Diouf che con la sua mobilità e stazza ha creato non pochi problemi all’attacco avversario, mentre Tucker deve essere più deciso, perché in Eurolega non puoi permetterti di essere titubante.
Un’altra nota positiva è stata la difesa bolognese che ha ceduto solamente sotto i colpi di due fuoriclasse che hanno segnato solamente grazie a prodezze personali, ma che ha dato segnali di solidità.
Gli uomini di coach Banchi sono attesi dalla trasferta contro l’ Asvel, e lì dovranno dare risposte convincenti, soprattutto Clyburn, che non può essere quello di stasera, e l’attacco in toto, che spesso si è rifugiato negli isolamenti di Shengelia perdendo fluidità e non utilizzando mai i pick and roll, imprescindibili nella pallacanestro del XXI° secolo.
Highlights
Sala Stampa
Virtus Segafredo Bologna vs Anadolu Efes Istanbul 67-76
Pagelle
#3 Marco Belinelli 5,5: la condizione non è scintillante, e si vede, inoltre contro una difesa fisica come quella dei turchi fa sempre doppia fatica ad uscire dai blocchi, ma il suo muoversi sempre senza palla facilita il gioco di tutta la squadra.
#6 Alessandro Pajola 4,5: pressato dalla rimessa su ogni possesso fa grossa fatica in attacco, difensivamente regge bene fino all’ultimo, ma nel 4° parziale c’è lui sul Larkin che spezza la partita.
#8 Will Clyburn 4: irriconoscibile, viene limitato molto bene dai suoi ex compagni, ma è inaccettabile che uno come lui si prenda soli 3 tiri in tutta la partita aspettando la palla immobile, come uno spettatore non pagante.
#21 Tornike Shengelia 7: nel bene e nel male è lui che oggi per la Virtus fa la differenza, ma se deve giocare 30 minuti, anche da n°5 è normale che nel finale faccia fatica ad essere lucido.
#23 Daniel Hackett 5: inizia la gara ed il primo canestro è suo, dimostrando la solita leadership, ma alcune letture non sono proprio cristalline, ed anche lui fatica nel finale su Larkin, come tutti.
#30 Matt Morgan 6,5: all’esordio in Eurolega non demerita. Mostra i suoi proverbiali cambi di ritmo, e fa la conoscenza con la fisicità che il torneo propone, imparerà, perché il ragazzo ha voglia e cervello, non male anche il lavoro fatto nel terzo quarto su Larkin.
#33 Achille Polonara 4,5: ha la mano storta stasera, e quindi i dirimpettai lo aspettano a centro area, serata molto faticosa, con Willis e Smits che lo mettono in difficoltà.
#35 Mouhamet Rassoui Diouf 7: per me è il miglior virtussino in campo. Utile, senza paura e precisissimo ai tiri liberi, per un esordiente non male.
#41 Ante Zizic 5,5: non è tutta colpa sua, non riesce a giocare un p/r, ed è in campo spesso con l’uomo che meno si sposa con le sue caratteristiche. Lo sa lo staff, lo sanno i critici, lo sanno i tifosi, l’unica che sembra non accorgersene è la società.
#45 Nicola Akele n.g.
#59 Rajon Tucker 5: esordio tremebondo, rinuncia per un paio di volte a buone soluzioni facendo perdere il filo a tutto l’attacco bolognese. L’errore ci può stare, la paura no, ma anche per lui era l’esordio.
#00 Isaia Cordinier 6+: viene spesso usato come risolutore i contro tutti, ma i mezzi tecnici non li ha ancora, quelli fisici sì. Deve migliorare la precisone nel tiro dalla lunga distanza per essere ancora più incisivo.
#0 Shane Larkin 7: al rientro da un infortunio assiste ai primi tre quarti con fatica, ma nel finale è lui con una delle sue scariche che decide la partita.
#1 Rodrigue Beaubois 7+: non forza nulla, prende i tiri perfetti per lui, ma monta una guardia spietata a Belinelli, togliendo a tratti dalla gara.
#3 Jordan Nwora 5,5: mezzi atletici spaventosi, salta come gazzella, ma ha delle ingenuità ancora difficili da comprendere.
#6 Elijah Bryant 7: dopo essere stato l’ MVP della Supercoppa di Turchia gioca una partita chirurgica facendo un paio di canestri di puro talento.
#11 Roland Smits 6,5: soprattutto nel primo tempo riesce a mettere in difficoltà Shengelia e Polonara muovendosi su piastrelle non usuali e la mano è dolcissima.
#13 Darius Thompson 7: le cifre non sono da stropicciarsi gli occhi, ma la solidità sì. Marca ogni pari ruolo con fisicità e competenza, non sono un caso le brutte prestazioni dei diretti avversari ed il +/- recita un clamoroso +22.
#14 Stanley Johnson 5: parte in quintetto, ma dopo 5 minuti incolori se ne perdono le tracce in panchina.
#17 Vincent Poirier 5: ha subito enormi problemi di falli. Non è mai stato un’aquila cestistica, ma quando si connette è una presenza importante, da rivedere.
#21 Justus Hollatz 5: messo in campo per fare falli, ne commette un paio, e sono le uniche note sul suo tabellino.
#24 Ercan Osmani 5: sbaglia la partita, non fa vedere le sue grandi qualità, ma i compagni lo sostituiscono a dovere.
#25 Dan Oturu 8: è l’uomo ovunque. Tiene indifferentemente grandi e piccoli, si fa sempre trovare pronto sugli scarichi, rolla benissimo ed anche difensivamente non soffre neanche Shengelia, mio MVP.
#35 Derek Willis 7: dopo l’orrenda gara del play-in scorso lo rivedo e mi ricorda il giocatore conosciuto a Brindisi. Duro, intelligente ed utilissimo, bentornato facilitatore.
L'articolo Turkish Airlines Euroleague #Round1 2024-25: esordio amaro per la Virtus Bologna che regge solo tre quarti contro l’Efes proviene da All-Around.