Potrebbero essere responsabili dell’attacco vicino alla ex sede di Charlie Hebdo le due persone fermate a Parigi: una, coperta di sangue, è stata bloccata alla Bastiglia e un’altra a poco distanza. Ancora da chiarire cosa accaduto questa mattina. L’attacco è avvenuto nella tarda mattinata a colpi di machete e ha provocato il ferimento di due persone in boulevard Richard Lenoir, nell’XI arrondissement, davanti all’ex redazione del giornale satirico dove, il 7 gennaio 2015, furono uccise 12 persone.
Le ricostruzioni dicono che un uomo, un pachistano 18enne con precedenti per reati comuni, ma non noto per soggetto radicalizzato, ha accoltellato per prima una donna che stava fumando una sigaretta davanti a un palazzo. Non è chiaro il ruolo del secondo fermato. Sul caso indaga la procura antiterrorismo.
Un tweet della polizia ha invitato gli abitanti a tenersi lontani dalla zona, a non uscire di casa, mentre migliaia di studenti sono rimasti bloccati nelle scuole. Sono stati accoltellati un uomo e una donna entrambi dipendenti della società di produzione televisiva Premières Lignes Television. Uno dei due è in gravi condizioni, l’altro dovrebbe essere fuori pericolo di vita.
Paul Moreira ha spiegato che i feriti lavoravano nella società di produzione da lui creata. Erano scesi a fumare una sigaretta davanti alla targa che ricorda l’attacco del 2015. «Sono stati colpiti davanti al palazzo della nostra sede, l’attentatore poi è scappato, non è entrato nel palazzo. Siamo stati evacuati con la forza. Non è un caso c’è il processo in corso per l’attentato a Charlie, sono gli stessi locali, queste persone sono state attaccate di nuovo e non sono state protette».
Il premier Jean Castex ha dichiarato che «un attacco è stato condotto davanti alla vecchia redazione di Charlie Hebdo, con quattro feriti dei quali due in stato grave». Una cellula di crisi si è formata con i ministri dell’Interno e della Giustizia.
Da poche settimane è partito il processo per la strage del 2015 e sono tornate minacce a Charlie Hebdo che ha ripubblicato le vignette su Maometto all’origine della rabbia dei fratelli Kouachi, terroristi islamici di Al Qaeda. Dal 2015 la redazione di Charlie Hebdo continua a lavorare in nuovi locali segreti e con misure di massima sicurezza.