Benvenuti a Sanditon, villaggio estivo per ricchi e arricchiti, teatro di trame fitte e di amori consumati, di scintille e colpi di scena. La miniserie, tratta dall’ultimo romanzo di Jane Austen, scritto pochi mesi prima della sua morte e rimasto incompiuto, arriva finalmente in Italia su laF a partire dal 18 settembre con un cast che strizza l’occhio al pubblico dei giovanissimi e uno sceneggiatore che, in fatto di adattamenti riusciti, la sa lunga. Lui è Andrew Davies, già dietro al successo dell’acclamata versione di Orgoglio e pregiudizio del 1995 con Colin Firth e dell’originale House of Cards inglese che, prima della versione americana di Netflix con Kevin Spacey, aveva stregato la critica internazionale.
Girato nel Somerset, in Inghilterra, Sanditon segue la storia della giovane Charlotte Heywood (Rose Williams), la maggiore di dodici figli che, per un caso fortuito, viene invitata a trascorrere un periodo di vacanza nel villaggio sul mare di Sanditon, trovandosi da un giorno all’altro dalla campagna alle sale da ballo finemente addobbate. In mezzo allo scintillio della vita dei ricchi, alcuni mossi da nobili intenzioni e altri pronti a tutto pur di assicurarsi un’eredità e una posizione di pregio, Charlotte si troverà ad affrontare anche l’amore: l’affascinante Sidney Parker, interpretato dal modello e attore inglese Theo James, la catapulterà, infatti, in un confronto sempre più urgente con i propri sentimenti e il proprio rango sociale. Non mancheranno, però, gli intrighi di famiglia e le manovre finanziarie che rendono Sanditon perfettamente aderente ai canoni austeniani.
Nonostante l’opera sia rimasta incompiuta, sono molti coloro che si sono destreggiati nella prosecuzione degli eventi lasciati in sospeso da Austen, incluso l’ingresso del primo personaggio nero della sua letteratura, Georgiana Lambe (Crystal Clarke), una giovane dal temperamento ribelle che può contare su un patrimonio di centomila sterline, ma anche sulle antipatie di coloro che farebbero di tutto pur di strapparle quella fortuna dalle mani. Come capita spesso nelle riscritture d’oggi, la serie riesce a portare alla luce temi attuali come il razzismo declinandoli in una veste nuova, al passo coi tempi. Lo schema dei personaggi ricalca neanche troppo alla lontana quello di Orgoglio e pregiudizio – la ruvidità di Sidney è molto simile a quella di Darcy, così come Lady Denham ricorda i modi sbrigativi di Lady Catherine de Bourgh -, ma Sanditon rimane una serie spettacolare nella confezione e solida nella sostanza. Con la speranza che, presto o tardi, arriverà la conferma per una seconda stagione.