Inutile negarlo: i mesi passati in lockdown, rosi da preoccupazioni e stress, senza una benché minima possibilità di evasione, hanno scatenato nella maggior parte delle persone la voglia di andare in vacanza. Non appena il Governo ha aperto uno spiraglio di possibilità, chi poteva ha fatto le valigie per raggiungere la seconda casa di villeggiatura o la prima costa disponibile per bagnare i piedi nell’acqua (che fosse mare o lago, non importava).
Tra questi, va sottolineato un certo turismo di nicchia, esploso proprio quest’anno e si ipotizza proprio come risposta alla pandemia e alle sue paure: quello che sceglie mete adatte per meditare ed effettuare ritiri di pratica interiore.
I cosiddetti “meditation retreat”, già in voga negli anni passati, sembrano essere i veri protagonisti di questo 2020, soprattutto in Italia: infatti, mentre gli anni scorsi le mete più gettonate per questo tipo di viaggio potevano essere l’India o Bali, in questo momento storico si “ripiega” sull’Italia, ma per modo di dire.
Toscana, Umbria, Sardegna: sono queste alcune delle principali mete dove è possibile sfruttare appieno i vantaggi dei “meditation retreat”, distaccandosi dalla routine quotidiana, ampliando la percezione mentale e seguendo gli insegnamenti di maestri preparati in materia. E come ci si può rendere conto da sé, non si casca male.
Mindfulness come reazione alle paure e allo stress generati dal lockdown? Pare proprio di sì. Spinti da un forte bisogno di fare movimento, di sentirsi bene fisicamente e mentalmente, tra le varie attività svolte fra le mura di casa durante il lockdown, molte persone hanno scoperto e trovato supporto nella meditazione. Basti pensare che secondo una recente ricerca di Business Standard si stima che nel 2020 più di 55 milioni di americani abbiano iniziato a praticare yoga, forse proprio come conseguenza dell’isolamento.
Come già ampiamente dimostrato dai dati riportati del settore turistico, quest’anno le vacanze sono all’insegna del Tricolore, quindi sì a paesaggi mozzafiato e percorsi enogastronomici e culturali, ma per molti l’imperativo da rincorrere è il benessere fisico e mentale. La scelta ricade quindi su strutture con ampi spazi verdi e sale attrezzate dove poter praticare meditazione in solitaria o accompagnati da maestri. I ritiri di pratica interiore favoriscono uno spazio ideale per ritrovare pace interiore e tranquillità, riducono i livelli di cortisolo, ormone dello stress, permettono di distaccarsi dalla routine quotidiana e di ampliare la percezione mentale.
Benefici dimostrati anche dalla scienza: da uno studio condotto dalla Scuola di Medicina Icahn del Monte Sinai, in collaborazione con l’Università della California e la Harvard Medical School e pubblicato su Science Daily, è emerso che mettendo a confronto i due tipi di villeggiatura – la semplice vacanza e quella all’insegna della meditazione – la seconda permette di prolungare i benefici della vacanza, aumentando l’attività antivirale e migliorando la reazione biologica a sintomi depressivi e propri dello stress. E ancora, l’esperienza interiore dell’eremitaggio, inteso come esperienza di profonda pacificazione del cuore e della mente, favorisce un sistema completo di rigenerazione e pacificazione del benessere psicofisico.
Quindi, rimanendo in Italia, quali sono le mete dove è possibile ottenere maggiori benefici per mente e corpo? «L’Italia è una delle destinazioni predilette dai turisti nostrani e stranieri che vogliono sposare il benessere interiore con le bellezze naturali e paesaggistiche del nostro Bel Paese – afferma Andrea Di Terlizzi, scrittore, studioso e Maestro di Scienze Interiori.
La zona di Assisi nel cuore verde dell’Umbria ospita una ricca offerta di strutture e centri dove si può praticare meditazione e discipline similari. Fra i cipressi e le colline ondeggianti della campagna toscana, invece, sempre più alberghi, resort e strutture affini sono preparati ad accogliere gruppi di yoga e meditazione con spazi dedicati alla disciplina. Anche l’area del Trentino è abbastanza equipaggiata: qui la pace, l’energia delle montagne e dei boschi la fa da padrona amplificandone i benefici. Un po’ meno strutturate per l’accoglienza di gruppi di meditazione sono le località marittime, tradizionalmente luoghi di villeggiatura più orientati al divertimento. Malgrado ciò, la Sardegna è diventata la meta preferita per chi ama praticare meditazione avvolto dal rumore rilassante del mare».
Oltre a queste, per coloro che non vogliono mai rinunciare al mare durante le vacanze, nella splendida isola di Filicudi, la più piccola dell’arcipelago delle sette isole Eolie, si può partecipare a diversi seminari di meditazione. Nelle campagne di Zollino, comune in provincia di Lecce, nel cuore del Salento, si ha l’opportunità di prendere parte a corsi di yoga con la partecipazione di maestri provenienti da tutte le parti del mondo. Anche nella splendida laguna del lago di Burano, oasi del WWF a Capalbio, in provincia di Grosseto, quasi tutte le estati si tengono seminari e lezioni di yoga e meditazione sul mare circondati dalla folta fauna e vegetazione della riserva protetta.
A tal proposito, meritevoli di segnalazione sono due appuntamenti: il primo si chiama “Eremos d’estate” ed è un ritiro di pratica interiore, organizzato proprio da Andrea Di Terlizzi e da Antonella Spotti dal 28 al 31 agosto, presso l’Hotel Palazzolo di San Quirico d’Orcia, circondati dalla bellezza e dalla poesia delle campagne senesi.
Il secondo è Yamm Silencio, una due giorni di yoga, presso la pineta del Parco Naturale di Cervia Milano Marittima, in provincia di Ravenna, prevista per il 29 e 30 agosto. Due giorni da dedicare interamente al benessere psicofisico e al proprio equilibrio, grazie a Yoga, TaiChi, Sup Yoga, Meditazione, Kirtan e Bhakti, il cui carattere distintivo sarà quello di rispettare il silenzio nelle aree comuni di pratica.
Per tirare le somme, nella nostra gallery, vi facciamo un sunto delle 10 mete italiane perfette per la meditazione.