Royal baby di Harry e Meghan. Tra tradizioni e piccoli strappi alle regole
La nascita del royal baby di Harry d’Inghilterra e Meghan Markle non ha avuto niente di scontato, dal sesso (è un maschio, contro ogni previsione che lo volevano femmina, scommettitori compresi) alle modalità dell’annuncio, arrivato in ritardo rispetto ai tempi effettivi: quando nel primo pomeriggio di lunedi 6 maggio Buckingham Palace ha comunicato che la duchessa di Sussex era in travaglio il bebè era già nato da ore. L’ex attrice e il principe, del resto, l’avevano detto: prima di qualsiasi altra cosa volevano del tempo per ritrovarsi famiglia, da soli con il figlio, senza gli obblighi davanti ai sudditi e alla stampa che una nascita reale di solito comporta.
Non tutto però è stato poi così rivoluzionario come alcuni gossip favoleggiavano, a partire dalla nascita, che, è notizia di poco fa, non è avvenuta a Frogmore Cottage come si era dedotto all’inizio ma in ospedale. A rivelarlo è stato il Daily Mail. Considerando il ritardo di una settimana rispetto alla data presunta del parto, Meghan è stata ricoverata al Portland Hospital di Londra (dove partorire costa 15 mila sterline) lo stesso dove sono nate le principesse Beatrice ed Eugenie, domenica 5 maggio, accompagnata dal marito e dallo staff che si occupa della sicurezza della coppia. Nessuna foto di rito fuori dalla porta, invece, un punto su cui la duchessa è sempre stata irremovibile: «È arcaico», avrebbe commentato.
Decisamente tradizionale, invece, l’avviso che nel pomeriggio di ieri è comparso a Buckingham Palace, e che nella migliore consuetudine reale annuncia l’arrivo del nuovo membro della famiglia. Mancano, però, i nomi dei medici che hanno asssistito al parto, così come le loro firme, una tradizione rispettata a metà. Meghan, del resto, aveva pianificato un parto in casa, ma il bambino aveva altri piani: del resto è un toro, un bel caratterino, almeno secondo le stelle.
E mentre il London Eye si è accesso di rosso, bianco e blu, e a Windsor, durante il cambio della guardia di oggi dovrebbe esserci un omaggio musicale, resta il «mistero» sul nome del bambino, un’altra regola reale.
«Ci stiamo pensando», ha detto Harry comunicando la nascita del primogenito. Difficile pensare che non abbiano ancora un’idea, anche se non conoscevano il sesso del figlio (o almeno così hanno voluto farci credere) ma entro la fine della settimana dovrebbe arrivare la comunicazione ufficiale, così come pure la prima foto di baby Sussex: «Ve lo faremo vedere nel giro di un paio di giorni», ha assicurato il neo papà. Poco royal, invece, gli auguri ricevuti, a partire da quelli di Daniel Martin, hairstylist di Meghan, che si è detto «zio orgoglioso», mentre Kate e William hanno rispettato la tradizione, dicendosi «deliziati» per l’arrivo del nuovo membro della famiglia e ansiosi di conoscerlo. Le congratulazioni social sono arrivate intorno alle 23.30, via Instagram, e non prima, mentre nei minuti concitati che avevano seguito la nascita Kensington si era limitato a un retweet della news. Non poi così strano come potrebbe sembrare. La pagina Instagram dei Cambridge «parla» sempre allo stesso orario da qualche tempo a questa parte, forse amano semplicemente tirar tardi. Inutile affannarsi a pensar male, le cose vanno sempre in modo diverso da come ce le aspettiamo. Ed è una fortuna.