"La risposta dell'Europa agli attacchi è consistita nel far entrare migliaia di rifugiati siriani, senza avere alcun modo per verificare se avessero mai compiuto attività jihadiste o se avessero simpatie in questo senso". In un’intervista a Libero il politologo Robert Spencer critica duramente la posizione dell'Unione euuropea e, più in generale, dell'Occidente nei confronti dell'islam radicale. "La reazione è stata anche quella di affermare che i jihadisti non agiscono in nome dell’islam, contrariamente a quanto loro stessi dichiarano - spiega - questa negazione è controproducente al punto tale da essere suicida".Secondo Spencer, gli errori commessi dall'Occidente sono molteplici. Tra questi c'è, senza alcun dubbio, i ripetuti tentativi di fare entrare la Turchia nell'Unione europea. "Questo ingresso comporterebbe - avverte - l'islamizzazione dell’Unione europea". Un altro errore è, a detta del politologo, non essersi accorti che è in corso una vera e propria guerra. "Lo Stato islamico ha dichiarato guerra all’Occidente, e ha spiegato nei dettagli come ha pianificato di condurre questa guerra", dichiara Spencer secondo cui per sconfiggere i tagliagole dello Stato islamico è necessario "l'invio di truppe di terra, assieme a uno sforzo programmato per combattere le vere radici ideologiche grazie alle quali lo Stato islamico esercita attrazione". "Oggi come oggi - conclude - l'Occidente non riesce a farlo semplicemente perché i leader occidentali negano l’esistenza di queste radici".