Avessero tanti, se non tutti, la sua personalità, forse Trigoria sarebbe un posto migliore. O, quantomeno, più sereno. Robin Olsen, dopo gli errori contro il Genoa, sarebbe potuto cadere in un lungo tunnel. Soprattutto contro la Juventus, davanti a Szczesny che, insieme ad Alisson, è stato il suo predecessore. E davanti a Cristiano Ronaldo. E non serve aggiungere altro. Invece il portiere svedese si è presentato allo Stadium come se niente fosse, anzi, con la voglia di dimostrare che quella della settimana scorsa era stata solo una giornata negativa. E se la Roma ha perso punti, ma non la faccia, il merito è solo suo. E di chi gli è stato accanto in sette giorni a tratti molto difficili.