Partecipa alla cena elettorale del sindaco Luigi de Magistris e, nel giro di qualche mese, arrivano due incarichi al Comune di Napoli. Uno dei quali è stato pagato 1.100 euro al giorno per tre settimane di lavoro.Gianluca Battaglia è un rampante dottore commercialista della buona borghesia cittadina: 42 anni, laurea in Economia alla Federico II e una decina di pagine di curriculum vitae. Nel febbraio scorso, prende parte a un evento organizzato dall'associazione «DeMa» in vista delle amministrative di giugno insieme a un centinaio di simpatizzanti arancioni. Il «biglietto» per mangiare con Giggino e col fratello Claudio è di 100 euro. Una cosa all'americana per fare cassa e finanziare l'apertura del comitato di Via Santa Brigida.A ridosso del ballottaggio, che vedrà l'ex pm di Catanzaro vincere sullo sfidante Gianni Lettieri, quindi poche settimane dopo l'happening nel ristorante di San Martino, Battaglia ottiene intuitu personae - leggesi: su scelta discrezionale l'incarico di liquidatore dei beni delle Terme di Agnano, società comunale che sta annegando ormai da anni in un mare di debiti. L'amministrazione, socio unico delle «Terme», gli affida il compito di vendere tutto quello che può avere ancora un valore prima che venga aggredito dai creditori: un distributore di benzina, un ristorante e poco altro. All'epoca, Battaglia è anche presidente del collegio dei revisori di un'altra società del Comune partenopeo: la «Napoli Servizi». In questa veste, percepisce 27mila euro all'anno.Un mese più tardi, mentre ancora non si sono spenti gli echi delle polemiche post-elettorali e Giggino è alle prese con la riorganizzazione della squadra di governo locale, il settore delle Partecipate di Palazzo San Giacomo sente l'esigenza improcrastinabile di valutare in termini economici la propria partecipazione nella società «Gestione Servizi aeroporti campani spa». E chi vince la gara? Proprio Gianluca Battaglia. A lui vanno 22.204 euro per venti giorni di lavoro (la durata del rapporto è espressamente indicata nella determina dirigenziale) che, a occhio e croce, fanno più di 1.100 euro al giorno. Sabati e domeniche comprese.La notizia della scoperta di questo nuovo incarico al professionista napoletano ha creato un po' di malumori ai piani alti dell'amministrazione comunale non perché sia stata violata qualche norma ovviamente (il dirigente di settore ha anche firmato l'attestato di insussistenza di eventuali potenziali conflitti d'interesse) ma perché - per dirla con un funzionario di lungo corso che preferisce restare anonimo «demolisce l'immagine costruita dal primo cittadino di un ente parsimonioso e in crisi finanziaria che non paga incarichi esterni».Battaglia, peraltro, è stato componente dei revisori dei conti del Comune, oltre che nella prima sindacatura de Magistris, anche con Rosetta Iervolino. Allora, il presidente dell'organo di controllo contabile era Salvatore Palma, attualmente super-assessore al Bilancio proprio con Luigi de Magistris. Nel 2014, certifica il bilancio del Pd regionale come revisore dei conti ufficiale del partito.Contattato da Il Giornale, Battaglia non intende rilasciare dichiarazioni. Si limita solo a precisare che ha dato mandato ai legali di tutelare la sua immagine e la sua reputazione perché «non ho mai partecipato a quella cena con de Magistris». Eppure, non ha mai smentito le cronache cittadine che ne riportarono il nome in quell'occasione conviviale. Ha deciso di farlo solo ora. Non era a cena, ma se n'è accorto adesso.