Posteggi a Pavia, torna in primo piano l’ipotesi silos in piazza Petrarca
PAVIA. Parcheggio sotterraneo? Facciamolo in piazza Petrarca. Per liberare una parte del centro dalle auto in sosta e contemporaneamente agevolare chi intende raggiungere il nucleo storico cittadino. La proposta arriva dall’ex presidente della Provincia Vittorio Poma che rilancia sulla questione parcheggi, segna in rosso la carenza di posti auto e sottolinea come, finora, non sia riuscito a decollare il progetto dei parcheggi a corona del centro. «Se ne parla ormai da anni ma non è mai stata fatta alcuna progettazione seria», sostiene il vicepresidente della Fondazione Alma Mater Ticinensis che, senza mezzi termini, dice: «La realizzazione di un parcheggio sotterraneo non è più una necessità, è un’urgenza». E aggiunge: «È inutile girarci attorno, le aree di interscambio continuano a rimanere sulla carta. L’impressione è che si tratti di un tema capace di sollevare solo discussioni improduttive non utili a disegnare soluzioni concrete. E, mentre il tempo passa, la città ha fame di posti».
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L’ex presidente Poma fa sapere che aveva proposto, a giunte diverse, la realizzazione di un parcheggio sotto piazza Petrarca. «Sarebbe un’opportunità – sostiene Poma -. Verrebbe conservato il mercato e nelle ore pomeridiane e serali la piazza si trasformerebbe in un luogo di aggregazione, favorendo le attività commerciali e garantendo vitalità all’intera zona». L’ingresso del parcheggio si potrebbe prevedere in viale Matteotti, mentre l’uscita, solo pedonale, all’inizio di via XX Settembre. E a chi gli ricorda l’esito dei primi studi del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, secondo il quale l’offerta di parcheggi supera la domanda, replica: «Con tutto il rispetto delle statistiche, ricorderei “il pollo di Trilussa”, la poesia che ironizza come la media matematica possa essere fuorviante nella realtà. Se infatti una persona mangia due polli e un’altra non ne mangia affatto, per la statistica si mangia un pollo a testa. Ma non è così». E sull’interesse di privati a realizzare il park, dice: «Pochi anni fa avevo registrato un interesse di grandi gruppi privati, che si occupano della realizzazione di parcheggi, ad investire a Pavia attraverso la finanza di progetto, il project financing, perché si tratta di “opere a caldo”, nel senso che il ritorno dell’investimento avviene attraverso la tariffa. È chiaro che il Comune gioca, anche qui, un ruolo fondamentale, garantendo una tariffa equa e sostenibile». Restano le perplessità ad effettuare operazioni di scavo che metterebbero a rischio eventuali resti archeologici. «Qualche associazione era contraria, sostenendo che sotto piazza Petrarca ci sarebbero resti di una chiesa. Ma sarebbe l’occasione per valorizzarli – spiega Poma -. So che è un tema divisivo, ma si deve prendere il toro per le corna, altrimenti rischiamo di farci infilzare».