Asp Pavia, rincari dal primo gennaio: l’aumento è di 1,50 euro al giorno
Pavia. Dal primo gennaio aumenta la retta delle case di riposo gestite da Asp: il costo “base” per un soggiorno al Pertusati di Pavia aumenta di 1.50 euro al giorno, 45 euro in più al mese, per una spesa totale di 1.845 euro nel caso di una permanenza da 30 giorni (cioè 61.50 euro al giorno).
Rincaro che, secondo l’azienda di servizi alla persona, si è reso necessario per tamponare almeno in parte i costi dovuti al rinnovato contratto degli infermieri e operatori sanitari, oltre che per sostenere le spese di alcuni interventi strutturali: lo si legge nella delibera con la quale sono stati approvati gli aumenti e i servizi che restano invariati, come gli alloggi protetti e il centro diurno.
Cosa aumenta e cosa no
Le rette oggetto di rincaro aumentano tutte di 1.50 euro. Al Pertusati (Rsa da circa 240 letti in viale Matteotti) si passa da 60 a 61.50 euro al giorno per i posti contrattualizzati, e da 62 a 63.50 per le camere singole. Nel caso di un posto in camera multipla, l’esborso mensile passa così da 1.800 a 1.845 euro. Per i posti non contrattualizzati del Pertusati, invece, il costo giornaliero lievita da 72 a 73.50 euro (e da 75 a 76.50 la singola). Al Santa Croce – che si trova di fianco al Pertusati – la retta giornaliera sale a 73.50, e a 76.50 per la camera singola. Le nuove tariffe per la Rsd Emiliani (una trentina di posti dedicati all’assistenza delle persone disabili) sono di 60.50 euro, mentre il reparto solventi del Santa Margherita (la clinica geriatrica di Pavia) costerà 74.50 al giorno dal primo gennaio, 77.50 la singola. Il costo di alcuni servizi è invece rimasto invariato, come la retta giornaliera per gli alloggi protetti: si tratta di cinque appartamenti inaugurati nel 2020 al Pertusati, dedicati agli anziani autonomi e con limitate fragilità. Il costo giornaliero rimane di 31 euro per i monolocali e 46 euro per i bilocali, dopo il ritocco di un euro che era stato deciso l’anno scorso. Non cambiano neanche i prezzi dei centri diurni integrati che si trovano al Pertusati e Santa Margherita: si tratta di strutture che offrono ospitalità diurna, assistenza e socialità agli anziani. Il prezzo rimane fisso a 23 euro al giorno (23.24 per il Pertusati).
Gli altri aumenti, invece, sono una conseguenza del fisiologico aumento del costo del personale «dovuto al rinnovo dei contratti», si legge nella delibera che giustifica i rincari, spiegando inoltre che Asp deve «affrontare nuovi obblighi in materia di cybersicurezza, così come dei necessari adeguamenti strutturali che aggravano la gestione».
«Ritardare l’ingresso»
Maurizio Niutta, direttore generale di Asp, spiega la strategia che ha portato ad aumentare la retta dei servizi residenziali, salvaguardando invece gli altri servizi: «L’Azienda di servizi alla persona ha lanciato o collabora in diversi progetti e sperimentazioni che hanno l’obiettivo di garantire l’autonomia dell’anziano, ritardando il più possibile il momento del ricovero in istituto. Tra questi ci sono anche gli appartamenti protetti o i centri diurni. Posticipando l’ingresso in struttura, l’assistenza residenziale e ospedaliera diventa più complessa e ciò ha un costo. Bisogna dire però che l’aumento deliberato è molto contenuto: appena il 2.4 per cento della retta più bassa richiesta per il Pertusati».