Добавить новость


World News in Italian


Новости сегодня

Новости от TheMoneytizer

«Diciamo sì al referendum per responsabilità verso il futuro». Parla Luigi Terzo, presidente dei Giovani avvocati

Classe 1983, campano, penalista, Luigi Bartolomeo Terzo è il nuovo presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, associazione forense tra le più rappresentative sul territorio nazionale, con sezioni anche oltre confine, che si propone di portare all’attenzione dei più alti interlocutori istituzionali le istanze della giovane avvocatura. Eletto lo scorso novembre a Bergamo, nel corso del 28esimo congresso nazionale, Terzo guiderà Aiga per il biennio 2025-2027.

Lei è stato eletto nuovo presidente nazionale Aiga in un momento in cui l’avvocatura affronta importanti trasformazioni. Non a caso il Congresso di Bergamo che ha consacrato la sua nomina aveva come titolo “Rivoluzione forense: l’avvocatura presidio di giustizia sociale nell’era delle transizioni”. La giovane avvocatura come si prepara alle nuove sfide in questo momento cruciale?

«Succedo a Carlo Foglieni in un momento complesso ma straordinariamente stimolante. Il Congresso di Bergamo non è stato solo un passaggio di testimone, ma un atto di consapevolezza collettiva. Il confronto è stato stimolante e l’Aiga ne esce più forte, unita nelle sue diversità. Siamo consapevoli che l’avvocatura è dentro una fase di profonde transizioni – tecnologiche, sociali, economiche – e non può subirle, deve governarle. Aiga lavora perché i giovani avvocati non siano semplici esecutori di regole che cambiano, ma protagonisti di un nuovo modo di fare professione, capace di coniugare qualità tecnica, etica e responsabilità sociale. Cercheremo di leggere il mondo che cambia senza perdere la nostra identità».

Uno dei temi più caldi è quello dell’uso – e dell’abuso – dell’intelligenza artificiale.

«L’intelligenza artificiale non è il nemico dell’avvocatura, ma non può diventare il suo surrogato. È uno strumento potentissimo, che può migliorare l’organizzazione dello studio, l’accesso alla giustizia, l’efficienza del sistema. Ma il diritto non è un algoritmo: è relazione, responsabilità, interpretazione. Il rischio vero è l’abuso inconsapevole, la delega cieca, la perdita di controllo umano sulle decisioni che incidono sulla vita delle persone. Aiga sostiene una visione chiara: l’Ia deve restare uno strumento al servizio dell’avvocato, non il contrario. Per questo investiremo molto sulla formazione critica e sull’elaborazione di regole deontologiche e operative chiare, soprattutto per i più giovani».

La giunta Aiga ha espresso una posizione chiarissima sul referendum costituzionale, aderendo alle ragioni del sì. Quale crede che sia la strategia per contrastare la disinformazione e arrivare ai cittadini in modo efficace?

«La disinformazione si combatte con la chiarezza, non con lo scontro. Il nostro compito non è urlare più forte, ma spiegare meglio. Il referendum tocca temi complessi, ma che incidono direttamente sulla vita dei cittadini: l’equilibrio tra poteri, le garanzie, la qualità della giustizia. La strategia di Aiga è quella di un linguaggio accessibile, non semplificato in modo fuorviante. Dobbiamo uscire dalle aule giudiziarie e parlare nei territori, nelle piazze, nelle università, spiegando cosa cambia davvero e perché. L’avvocatura ha una credibilità naturale quando si pone come ponte tra istituzioni e cittadini: dobbiamo usarla con responsabilità».

Quali iniziative intende intraprendere AIGA per la campagna referendaria?

«Aiga sarà presente con una campagna diffusa, non centralistica. Incontri pubblici, eventi territoriali, momenti di confronto aperto, materiali informativi chiari e verificabili. Vogliamo coinvolgere i giovani avvocati per diffondere consapevolezza, e non semplicemente per sostenerci.
Il nostro comitato per il Sì nasce proprio con questo spirito: offrire un contributo tecnico, serio, ma anche profondamente civile. Non una battaglia ideologica, ma una scelta di responsabilità verso il futuro della giustizia».

È innegabile che quella forense sia una categoria in forte sofferenza: lo denunciano i numeri, con una fuga dalla professione senza precedenti. Quali iniziative sono necessarie per rendere la professione attrattiva per i giovani?

«Non possiamo nasconderci: la professione soffre, e i giovani lo sanno bene. Servono risposte strutturali, non slogan. Accesso alla professione più equo, tirocinio realmente formativo e dignitosamente retribuito, welfare professionale efficace, formazione di qualità e nuove opportunità di specializzazione. Ma serve anche restituire dignità e prospettiva alla scelta di fare l’avvocato. I giovani devono poter immaginare un futuro sostenibile: Aiga lavorerà perché la professione torni ad essere una scelta consapevole e di valore. Una rinnovata ambizione e non un atto di sacrificio permanente».

Qual è la prima richiesta che la nuova giunta rivolgerà al ministro Nordio?

«Il dialogo con il ministro Nordio continuerà ad essere continuo e costante come in questi anni. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: ascoltare davvero la giovane avvocatura. Non come categoria marginale, ma come parte essenziale del sistema giustizia. Chiederemo interventi concreti sull’accesso alla professione, sulla qualità della formazione, sulla sostenibilità economica degli studi, e una visione riformatrice che non dimentichi che senza avvocati indipendenti, preparati e messi in condizione di lavorare, non esiste giustizia efficace».

Qual è la proposta che sperate possa diventare legge entro il 2027?

«La priorità è seguire il percorso di riforma organica della legge professionale forense, con particolare attenzione alla definizione delle nuove modalità di accesso alla professione. La professione dovrà fondarsi su di un percorso di accesso serio e sostenibile, caratterizzato da una pratica effettiva presso un avvocato, con le scuole forensi protagoniste della formazione del giovane collega e con un esame di abilitazione che deve rappresentare una verifica di questo percorso e non un ostacolo per l’accesso alla professione. Altro obiettivo che auspichiamo di conseguire è quello di una fiscalità agevolata per i giovani professionisti – non necessariamente solo avvocati – che decidano di associarsi o aggregarsi. Aggregazioni e specializzazioni, oltreché multidisciplinarietà dello studio, rappresentano la strada perché la professione forense possa tornare a crescere. Per questo riteniamo che lo Stato debba favorire e sostenere la scelta dei professionisti che vogliono costituire un’associazione stabile o un network».

L'articolo «Diciamo sì al referendum per responsabilità verso il futuro». Parla Luigi Terzo, presidente dei Giovani avvocati sembra essere il primo su Secolo d'Italia.

Читайте на сайте


Smi24.net — ежеминутные новости с ежедневным архивом. Только у нас — все главные новости дня без политической цензуры. Абсолютно все точки зрения, трезвая аналитика, цивилизованные споры и обсуждения без взаимных обвинений и оскорблений. Помните, что не у всех точка зрения совпадает с Вашей. Уважайте мнение других, даже если Вы отстаиваете свой взгляд и свою позицию. Мы не навязываем Вам своё видение, мы даём Вам срез событий дня без цензуры и без купюр. Новости, какие они есть —онлайн с поминутным архивом по всем городам и регионам России, Украины, Белоруссии и Абхазии. Smi24.net — живые новости в живом эфире! Быстрый поиск от Smi24.net — это не только возможность первым узнать, но и преимущество сообщить срочные новости мгновенно на любом языке мира и быть услышанным тут же. В любую минуту Вы можете добавить свою новость - здесь.




Новости от наших партнёров в Вашем городе

Ria.city
Музыкальные новости
Новости России
Экология в России и мире
Спорт в России и мире
Moscow.media










Топ новостей на этот час

Rss.plus