Voghera, tante nascite ma pochi medici in ospedale
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La natalità italiana scende, ma all’ospedale di Voghera i numeri dei nuovi nati nel 2025 rimangono stabili rispetto all’anno scorso: nel ’24, infatti, nell’ospedale vogherese sono venuti alla luce 550 bambini, e nel ’25, a pochi giorni dallo scadere dell’anno, siamo già a quota 538. Questo vuol dire che, se proprio non si dovesse raggiungere esattamente la stessa cifra, lo scostamento sarà comunque minimo.
Il risultato del punto nascite vogherese, che ha assorbito anche una parte delle future mamme che avrebbero scelto Stradella (chiuso nell’estate del ’23) raccontano quindi un reparto che continua a funzionare e ad essere scelto dalle famiglie oltrepadane nonostante le oggettive difficoltà in cui si trova il suo personale sanitario.
pochi medici
Basta dare un occhiata al cartello appeso fuori dalla porta per rendersene conto: uno ad uno, negli scorsi mesi, sono stati cancellati dall’elenco dei medici operanti nel reparto sei nomi (sette, se consideriamo anche il primario che ha lasciato l’incarico a inizio novembre) e ne rimangono operativi cinque. Cinque che, come è ovvio accada, non sempre sono tutti presenti: tra agevolazioni, malattie, permessi, ferie e aspettative, di fatto a coprire la turnazione ce ne sono tre, al massimo quattro. Quattro pediatri che nel periodo natalizio si sono potuti concedere tre giorni di ferie a testa, e che nei turni si trovano a coprire la sala parto, il nido, il pronto soccorso, il reparto pediatrico e gli ambulatori.
A dargli saltuario supporto ci sono i medici a partita iva, i quali però danno disponibilità come e quando riescono, perché nel frattempo sono assunti in altri ospedali o esercitano la libera professione. Insomma, nonostante le buone performance, l’attuale gestione del reparto non è delle più semplici.
Conscia della situazione, Asst ha cominciato a muoversi per migliorare la situazione dei suoi dipendenti e, di conseguenza, per supportare al meglio le famiglie. Ha bandito dei concorsi e, nel giro di qualche settimana, dovrebbe assumere degli specializzandi: nel primo periodo dovranno essere affiancati dai medici di ruolo, ma nel giro di sei mesi potranno cominciare a lavorare in autonomia. Se tutto andrà bene, quindi, le cose si dovrebbero risolvere verso la fine del ’26.
si spera di assumerne sette
«La pediatria di Voghera (come molte altre realtà sanitarie a livello regionale e nazionale) – dicono dall’azienda - ha risentito, nei mesi scorsi, della diminuzione di professionisti, legata alle dimissioni di alcuni dirigenti medici che hanno scelto di diventare pediatri di libera scelta. Per sopperire a questa situazione sono stati pubblicati alcuni bandi che porteranno ad ampliare l’organico già dai primi mesi del 2026 con l'ingresso di 3 dirigenti medici, di cui 1 specialista a tempo indeterminato e 2 specializzandi a tempo determinato». Il 18 dicembre, peraltro, è stato espletato un ulteriore concorso pubblico, terminato con 4 medici specializzandi collocati in graduatoria: non hanno ancora firmato il contratto, ma ci si augura che almeno una parte di loro (cosa niente affatto scontata) decida di accettare l’incarico. Sicuramente, l’intenzione di Asst sarebbe quella di assumerli tutti. «L’azienda – dicono ancora da Asst - sta lavorando per rendere il reparto più attrattivo per i professionisti. I dati confermano che l’attività del reparto è pienamente in linea con quella dello scorso anno: il numero dei parti è stabile, nonostante i dati nazionali sulla denatalità non siano confortanti, a dimostrazione della continuità e dell’efficienza dei servizi offerti alle famiglie del territorio. L’assistenza ai piccoli pazienti e alle famiglie è sempre stata garantita nel rispetto della piena funzionalità, grazie all’impegno dei professionisti in servizio e alla gestione attenta dell’organizzazione».