26enne si imbarca in business class sul volo Dubai-Singapore per rubare nei bagagli degli altri passeggeri: bottino da 100 mila dollari, condannato a 20 mesi di carcere
Si era imbarcato su un volo intercontinentale non per viaggiare, ma con l’intenzione precisa di rubare oggetti di valore ai passeggeri della business class. Per questo Liu Ming, cittadino cinese di 26 anni, è stato condannato a 20 mesi di carcere da un tribunale di Singapore per un furto avvenuto a bordo di un volo Singapore Airlines. Secondo quanto emerso in aula, Liu aveva preso il volo da Dubai a Singapore il 7 agosto con un obiettivo chiaro: sottrarre beni di alto valore dai bagagli dei passeggeri della business class. Il giovane era seduto cinque file davanti a un uomo azero di 52 anni e una fila davanti alla moglie di quest’ultimo, che si è poi rivelata decisiva per sventare il furto.
Il tentativo è avvenuto nelle prime ore dell’8 agosto, dopo il servizio della cena, quando le luci della cabina erano state abbassate e molti passeggeri dormivano. L’uomo azero stava dormendo, ma la moglie si è svegliata da un breve sonnellino e ha visto Liu avvicinarsi al posto del marito, aprire il vano bagagli sopra la testa e prelevare il trolley, per poi trasportarlo fino al proprio sedile. Insospettita, la donna lo ha immediatamente affrontato. Non avendo compreso le spiegazioni fornite da Liu, ha avvisato l’equipaggio di cabina. Resosi conto di essere stato scoperto, il 26enne ha riportato il bagaglio al suo posto originale.
Liu ha sostenuto con il personale di bordo di aver preso il bagaglio per errore, sostenendo di averlo confuso con il proprio. L’equipaggio non ha però creduto alla versione e ha allertato il personale di terra dell’aeroporto Changi, dove Liu è stato arrestato all’arrivo. Durante il processo è emerso che le due valigie erano completamente diverse, sia per aspetto sia per materiale, rendendo poco credibile l’ipotesi dell’errore.
Il bagaglio della vittima conteneva beni per un valore complessivo superiore a 100.000 dollari di Singapore (circa 57.600 sterline). Tra gli oggetti:
- contanti
- un laptop Huawei del valore di circa 2.100 S$
- 56 sigari per oltre 5.400 S$
- un orologio Chopard del valore superiore a 35.000 S$
- un orologio Audemars Piguet del valore di oltre 51.000 S$
Nessun oggetto è risultato mancante solo grazie all’intervento tempestivo della moglie della vittima.
La polizia ha riferito che Liu si è mostrato non collaborativo durante le indagini, continuando a negare il furto e insistendo sulla tesi dell’equivoco. Il giovane ha infine ammesso la colpa, dichiarandosi colpevole di un capo d’accusa per furto. Il vice procuratore pubblico Cheah Wenjie ha chiesto una pena fino a 20 mesi, sottolineando che “la proliferazione di reati di furto a bordo del vettore nazionale di Singapore rischia di danneggiarne la reputazione e quella dell’industria turistica del Paese”. Il giudice ha accolto la richiesta, infliggendo a Liu 20 mesi di reclusione.
La condanna arriva a pochi mesi di distanza da un caso simile: nel maggio scorso un altro cittadino cinese, Zhang Kun, è stato condannato a 10 mesi di carcere per aver rubato lo zaino di un passeggero su un volo Scoot da Kuala Lumpur a Singapore. Le autorità di Singapore hanno ribadito la tolleranza zero verso i reati commessi a bordo degli aerei, considerati particolarmente gravi per la sicurezza e l’immagine internazionale del Paese.
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