“Siamo ostaggi del pilota, si è barricato all’interno della cabina di pilotaggio perché non gli pagano lo stipendio”: caos e panico a bordo dell’aereo, fa irruzione la polizia
“Signore e signori, è il comandante che vi parla. Mi spiace per voi che non meritate questo trattamento ma questo aereo non partirà“. Un pilota di una compagnia aerea messicana ha annunciato ai passeggeri che il volo su cui si erano appena imbarcati non sarebbe decollato. I fatti risalgono alle ore 15 dello scorso 19 dicembre. Microfono alla mano, l’uomo ha spiegato le motivazioni alla base della sua decisione: “Sono quasi tre anni che lavoro in questa compagnia. Oggi devono pagarci quello che ci devono, aspettiamo più di 5 mesi di stipendi arretrati e diarie”. Il pilota ha aggiunto: “Non abbiamo neanche uno straccio di sindacato a proteggerci”. L’uomo è stato chiaro: “Sono comandante, ma soprattutto padre di famiglia. Questo aereo non parte finché non ci pagano tutto quello che ci spetta”.
“Siamo ostaggi”
Un passeggero ha ripreso la scena postando il video sui social con una didascalia: “Siamo ostaggi del pilota”. Quest’ultimo, date le proteste delle persone che avevano pagato il biglietto per volare da Città del Messico a Cancun, si è barricato all’interno della cabina di pilotaggio. Poco dopo sono entrate in azione le forza speciali dell’aeroporto “Benito Juarez”. Gli agenti hanno applicato il protocollo previso per i dirottamenti, forzando la cabina dell’aereo e portando via il pilota che si era ammutinato.
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