“I bambini dovrebbero essere sempre agitati, basta comprargli tutto. A Natale prendete gli shangai e spegnete il cellulare”: il monito di Paolo Crepet
A poche ore dal Natale, mentre le famiglie finiscono di impacchettare i doni da mettere sotto l’albero e si preparano a celebrare queste giornate di festa, arriva un monito da parte di Paolo Crepet. Il celebre psichiatra e sociologo, che non è nuovo ad affermazioni spesso divisive, ricorda che non tutto si può comprare, e questo andrebbe insegnato sin dalla più tenera età. Ospite di Damiano Realini a “Lo specchio RSI”, Crepet parla ancora una volta – tra i tanti temi affrontati – anche dell’infanzia, offrendo nuovi spunti di riflessione. “Quando un bambino non sta mai fermo ti preoccupa molto. Invece è un indice di desiderio” afferma. “Il desiderio è anche fisico, è spaziale in tutte e due le interpretazioni dell’aggettivo: ‘spaziale’ nel senso che è uno spazio e ‘spaziale’ perché è prodigioso”.
Lo psichiatra prosegue: “I bambini dovrebbero essere sempre agitati, compresi quelli che sono agitati da soli, che cercano l’agitazione in un angolo un po’ oscuro della casa”. Quindi condivide un aneddoto del tutto personale: “Io da bambino giocavo a una cosa che mi ero inventato e che mi faceva compagnia, che si chiamava ‘il mio piccolo impero’. Creavo un mondo assolutamente irreale di cui evidentemente avevo bisogno”. Comportamenti simili non sono da reprimere, al contrario vanno incoraggiati. Citando “Stairway to Heaven” dei Led Zeppelin, Crepet ricorda come la band “prendesse in giro” una signora convinta di poter comprare la scala per arrivare al paradiso.
“È una canzone fantastica, ironica, surreale” osserva lo psichiatra, ed è Realini a sintetizzare il pensiero del professore: “Quindi i problemi sono arrivati con l’agio, cioè noi compriamo tutto ai nostri figli, pensiamo di potergli comprare la scala per il cielo davanti a uno scaffale dove è tutto confezionato. Questo è il grande errore”. Parole che trovano d’accordo Crepet, il quale conferma: “Ma certo”, e che possono suonare come un monito per i genitori a non cedere a ogni richiesta dei figli. In fondo il desiderio e la creatività così necessari per la loro crescita vengono stimolati e alimentati anche da qualche “no” e da qualche privazione. Intervistato da “Il Tirreno”, lo studioso offre infine qualche consiglio su come trascorrere questo tempo di vacanza e di festa: “Adesso che arriva Natale comprate gli shangai, spegnete i cellulari e giocateci con il nonno. Perché così c’è uno scambio vero”.
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