Viskhan aveva 19 anni, era della città cecena di Argun. Viskhan Tazurkayev – questo il suo nome completo – è morto dopo essere stato rapito e torturato in una stazione di polizia. La denuncia arriva da “Niyso”, canale Telegram ceceno dell’opposizione. La notizia è stata poi confermata da una fonte della pubblicazione “Kavkaz.Realii”.
Secondo Niyso, pochi giorni fa, Viskhan Tazurkayev è stato prelevato a forza dal suo posto di lavoro e portato al Dipartimento degli Affari Interni del distretto di Argun. Lì è stato torturato con scosse elettriche, fino alla morte che risalirebbe ai giorni tra il 31 dicembre e il 5 gennaio.
Una fonte della pubblicazione “Kavkaz.Realii” ha detto che Viskhan è stato riconsegnato alla famiglia quando per lui non c’era più nulla da fare. “È stato ufficialmente riferito che la causa della morte è stato un malessere improvviso, ma al funerale si è scoperto che il corpo del giovane era segnato dalle torture”.
Addirittura, Niyso sostiene che la polizia ha consegnato il corpo del ragazzo ai suoi genitori quando era già morto. Fonti del movimento hanno anche detto che i rappresentanti delle forze di sicurezza hanno ripetutamente chiesto che la causa della morte di Tazurkayev fosse solo una: suicidio.
In passato, sono già state segnalate torture nel dipartimento del Ministero degli Affari Interni di Argun. Nella primavera del 2021, un 26enne del villaggio di Komsomolskoye, Akraman Tataev, fu trattenuto al dipartimento di polizia per circa tre settimane senza alcuna accusa.
Ed ancora, sempre il canale Telegram ceceno Niyso ha riferito – all’inizio di gennaio – che un ragazzo 17enne, Ramzan Vanaev, era stato rapito ad Argun il 29 dicembre. Anche in questo caso, la vittima era stata portata via dal lavoro. Dopodiché, per restituirlo alla libertà, era stato chiesto un riscatto per lui.
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