La giornata di mercoledì 8 gennaio è stata quella che ha chiuso il secondo turno del tabellone di qualificazione all’Australian Open 2025. Da giovedì 9 si fa davvero sul serio e chi vincerà troverà l’accesso diretto al main draw del primo Slam stagionale. Per quanto riguarda gli italiani sono due i giocatori ancora in lizza per un posto nel tabellone principale (qui tutti i dettagli), ma ci sono stati altri risultati interessanti da tenere in considerazione e da trattare.
Partendo dal tabellone di qualificazione al singolare femminile è da rimarcare il successo in rimonta, per 6-7(9) 6-1 6-2 di Harriet Dart sulla padrona di casa Taylah Preston, classe 2005 e sulla carta molto promettente. La testa di serie n° 3 del seeding si è distratta giusto nel primo set, quando al termine di un lunghissimo botta e risposta a colpi di break, ha perso al tie-break pur annullando quattro set point alla sua giovane avversaria. Secondo e terzo parziale, poi, sono andati via molto lisci al punto che l’australiana non ha avuto nemmeno una palla break. Nell’ultimo turno di qualificazione Dart se la vedrà con la giapponese Hibino.
Un altro match molto interessante è stato quello che ha visto affrontarsi Polina Kudermetova, recente finalista al Brisbane International 2025, e Kristina Mladenovic. La veterana francese, però, nonostante abbia lottato parecchio, si è dovuta arrendere con il punteggio di 7-5 6-4. Nel primo parziale è proprio lei a portarsi in vantaggio di un break, salvo poi subire l’immediata reazione della russa, n° 5 del seeding, che ha poi messo il punto esclamativo nell’ultimo game. Stesso identico copione anche nel secondo set, con il primo allungo della transalpina, la risposta dell’avversaria che non si è fatta attendere e il break decisivo nelle ultime battute. Al turno decisivo sarà sfida con la wild card australiana Micic (n. 424 del mondo). Da segnalare, poi, il 6-2 6-2 rifilato da Viktorija Golubic, seconda forza del tabellone, a Laura Pigossi. La 32enne svizzera affronterà l’americana Vickery per un posto nel tabellone principale.
A livello maschile sono invece i giovani a farla da padroni. Continua a destare buone impressioni, dopo la finale delle Next Gen ATP Finals persa contro Joao Fonseca, Learner Tien. Lo statunitense ha superato 6-4 6-2 Juan Pablo Ficovich, mettendo a segno la bellezza di 16 ace nel corso del match e salvando tutte la palle break a disposizione del suo avversario. Nel primo set l’allungo decisivo arriva praticamente negli ultimi scampoli, mentre nel secondo riesce a portarsi in vantaggio addirittura di due lunghezze. Contro Kovalik, il giovane americano proverà a prendersi per la prima volta un posto nel tabellone principale di uno Slam diverso dallo US Open dove ha ricevuto wild card negli ultimi tre anni. Un altro che sembra infermabile, e che non perde dallo scorso 15 novembre, è proprio il brasiliano Fonseca, ‘presosi gioco’ di Coleman Wong in 6-0 6-3 in appena 54′. E’ la 12esima vittoria consecutiva per Joao che adesso ha tra sé e il primo main draw Slam l’argentino Tirante (n. 115 ATP)
Nel mezzo un altro giovane di cui sentiremo sicuramente parlare nel prossimo futuro. Trattasi di Martin Landaluce, che si è sbarazzato in 6-4 7-5 del nipponico James Kent Trotter. Primo set molto lineare con un break conquistato nel terzo game da parte dello spagnolo, che lo ha amministrato fino alla fine. Nel secondo c’è stato un tentativo di fuga sul 5-3, immediatamente risolto dal giapponese. Quest’ultimo, però, dopo essersi riportato sul 5-5, ha subito un ulteriore break e il suo dirimpettaio ha chiuso la pratica al primo match point a sua disposizione. Lo spagnolo è alla prima partecipazione nelle qualificazioni di uno Slam e potrebbe subito accedere al tabellone principale: l’ultimo ostacolo è il ceco Svrcina.
Non ci sono però solo giovani rampanti all’ultimo turno di qualificazione ma anche giocatori più esperti. E’ il caso ad esempio di Garin che ha battuto in tre set Djere e che se la vedrà adesso con Hugo Dellien, e di Thiago Monteiro, vittorioso in due set su Royer e pronto ad affrontare il belga Coppejans.
