Alexander Zverev, dopo un inizio di carriera piuttosto complicato a livello di tornei del Grande Slam, nel corso degli ultimi anni si è avvicinato alla conquista di un Major, conquistando due semifinali all’Australian Open (2020 e 2024) e le finali dello US Open (sempre nel 2020, sconfitta pesantissima con Thiem al tie break decisivo) e del Roland Garros (nel 2024): il tedesco, dopo aver concluso la scorsa stagione al numero 2 del ranking mondiale, si è sicuramente posto come grande obiettivo per il nuovo anno quello di conquistare il primo trofeo slam della vita, un risultato che coronerebbe una grande carriera e che probabilmente gli permetterebbe di affrontare con più tranquillità i momenti decisivi degli incontri più prestigiosi. Ripensiamo ad esempio alla serie, fastidiosissima, di occasioni sprecate nel corso della semifinale di Melbourne con Medvedev (2024): il tedesco – che nell’eventuale finale con Sinner sarebbe partito alla pari – non riuscì approfittare di un punteggio favorevole e di un avversario a corto di benzina, cedendo soprattutto dal punto di vista mentale. Sascha, classe 1997, a fine aprile festeggerà i suoi primi 28 anni: ormai, nonostante la giovane età, stiamo parlando di un vero e proprio veterano del circuito, tenendo presente che il fratello di Misha ha mosso i primi passi nel circuito – da adolescente – all’età di 15 anni.
E’ arrivato il momento del salto di qualità definitivo? E’ arrivato il momento di mettere finalmente tutto insieme (i successi, le sconfitte, le esperienze, le conoscenze) e di sfatare il tabù slam? E’ arrivato il momento del fatidico “Adesso o mai più”?
Secondo Boris Becker la risposta a tutte queste domande è una risposta affermativa. L’ex campione tedesco ne ha parlato nel corso del podcast “The Sit-Down”: “Secondo me deve assolutamente vincere il titolo dello Slam a cui aspira nei prossimi 18 mesi, altrimenti…”
Altrimenti? “Altrimenti potrebbe diventare troppo tardi. Dopo i 30 anni diventerà molto più difficile farcela. Se non ci riesce in questo periodo dopo sarà molto più difficile di adesso. E’ arrivato il momento della svolta, gli manca solamente l’1% per farcela, e deve trovarlo nei dettagli. Le figure dei due genitori sono due figure molto forti: Zverev è diventato l’azienda di famiglia, un’azienda costruita benissimo. Gli manca, appunto, per la vittoria più importante, solamente l’1%”.
Una candidatura al ruolo di coach?
