Mentre il governo, la politica, il giornalismo e non solo esultano per la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista detenuta per 20 giorni nel carcere di Evin, a Teheran, anche il padre, raggiunto dai reporter si dice “orgoglioso di lei” e ringrazia l’esecutivo per il lavoro diplomatico svolto. In particolare, il suo ‘grazie’ è rivolto a colui che si scopre essere un amico di lunga data, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Fortunatamente io e Antonio Tajani abbiamo abitato per dodici anni a due passi l’uno dall’altro e c’è stata una frequentazione trasformata in un’amicizia”. E nell’entusiasmo il padre svela anche una sgrammaticatura istituzionale avvenuta nel corso delle riservatissime trattative per la liberazione della figlia: “Il conforto di un’informazione, pur tutelata ma diretta e immediata, indubbiamente ha aiutato molto”.
Oltre ai familiari, ovviamente, anche la politica e le istituzioni tirano un sospiro di sollievo per la soluzione di un affare che poteva complicarsi molto, anche alla luce dell’arresto in Italia su mandato americano dell’ingegnere Mohammad Abedini Najafabadi, accusato di aver procurato alla Repubblica Islamica la componentistica per i droni che hanno ucciso alcuni soldati americani in un attacco in Giordania. Tra questi, anche l’amico Tajani che, come tutti i membri del governo, sottolinea l’unità della squadra che ha partecipato allo sforzo diplomatico: “Diplomazia e lavoro di squadra. Cecilia Sala sta tornando a casa!”. Il capo della Farnesina, rivendicando la strategia del “silenzio, così si lavora”, risponde poi a chi chiede se la liberazione faccia parte di uno scambio con l’ingegnere iraniano: “Gli stessi iraniani hanno separato le due cose – risponde – Intanto godiamoci il rientro in Italia di Cecilia Sala, una brava giornalista. Mi fa particolarmente piacere anche perché sono amico personale del padre, quindi ho seguito anche con particolare apprensione le vicende di questa giovane giornalista. Ci ho messo, oltre al dovere da ministro, anche un po’ di affetto del padre che è un amico. Sono felice di questo lavoro di squadra, quando si lavora in squadra si lavora nel modo migliore. Fin dal primo giorno avevamo visto giusto, abbiamo fatto quello che si poteva e doveva fare per riportare a casa una cittadina italiana, come facemmo con Alessia Piperno e come abbiamo fatto tanto per riportare a casa altri cittadini italiani anche nei mesi scorsi”.
L’unità d’intenti come arma vincente viene ribadita anche dal titolare della Difesa, Guido Crosetto: “Cecilia Sala sta tornando. Immenso lavoro di Giorgia Meloni in primis e di tutta la squadra dell’Italia. Tajani, Mantovano, Palazzo Chigi, la Farnesina, i nostri servizi di sicurezza e chiunque potesse essere di aiuto. Bentornata a casa”. “Cecilia Sala liberata, è in viaggio per l’Italia, bentornata!”, scrive invece su X il vicepremier Matteo Salvini.
Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ringrazia per il lavoro svolto dalle istituzioni: “Esprimo profonda e commossa gratitudine al governo e alla nostra diplomazia per l’impegno straordinario che ha permesso di ottenere, in tempi rapidissimi, un risultato davvero eccezionale. A Cecilia Sala e alla sua famiglia giunga il mio abbraccio e quello del Senato della Repubblica”. “La notizia che stavamo aspettando, che speravamo di ricevere il prima possibile. La liberazione di Cecilia Sala è un sollievo e saperla presto in Italia ci riempie di gioia. Un ringraziamento al governo, al corpo diplomatico, ai servizi e a chi ha lavorato incessantemente in questi 20 giorni di apprensione e angoscia per questo risultato. Ti aspettiamo, Cecilia!”, ha dichiarato la segretaria del Pd, Elly Schlein. Lo stesso fa Carlo Calenda: “La notizia del rilascio di Cecilia Sala è un enorme sollievo per tutti. Ed è doveroso riconoscere al governo il merito per l’ottimo lavoro svolto in questo difficile caso”. “Il rientro a casa di Cecilia Sala è la notizia più bella – scrive invece Matteo Renzi – Grazie al Governo, ai servizi, alla famiglia. Siamo commossi e felici, oggi festeggia tutto il Paese senza distinzioni e polemiche. Evviva”.
Soddisfazione arriva anche dalle istituzioni europee che nei giorni scorsi, con l’Alto rappresentante per la Politica Estera, Kaja Kallas, avevano lanciato un appello per la liberazione della giornalista nel più breve tempo possibile. “Ho appena appreso con grande soddisfazione della liberazione di Cecilia Sala. È una notizia molto, molto buona e volevamo anche condividere la nostra soddisfazione”, ha detto la portavoce della Commissione europea Paula Pinho nel briefing con la stampa. “Bentornata a casa, Cecilia. Grazie alle autorità italiane per aver lavorato senza sosta per riportare Cecilia dalla sua famiglia”, ha invece esultato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
L'articolo Liberata Cecilia Sala, soddisfazione bipartisan della politica: “Successo diplomatico”. Tajani: “Abedini? Anche per l’Iran è un caso diverso” proviene da Il Fatto Quotidiano.