Altri civili morti, altri bambini e neonati uccisi dai raid israeliani, mentre l’esercito di Tel Aviv continua a dichiarare di colpire soltanto i militanti di Hamas, che si nascondono tra i civili. E anche gli ospedali della Striscia, scrive su X l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), sono diventate “trappole mortali”. Intanto, continua, “le famiglie sono distrutte, i bambini muoiono congelati, la fame sta accorciando le loro vite”. Sul fronte politico, Benjamin Netanyahu smentisce la notizia del giornale libanese Al Akhbar, secondo cui sarebbe allo studio una tregua di sei, otto settimane nei colloqui per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri da oltre un anno nell’enclave palestinese. Secondo il quotidiano in questo arco di tempo Israele dovrebbe ricevere da Hamas un elenco con i nomi degli ostaggi. In una dichiarazione dell’ufficio del premier israeliano, riportata dal Times of Israel, l’articolo di Al Akhbar, che cita fonti egiziane, viene definito “una totale bugia e un’altra parte della guerra psicologica che Hamas cerca di infliggere alle famiglie degli ostaggi e ai cittadini di Israele”. Israele, viene ribadito, “continuerà a lavorare senza sosta e instancabilmente per riportare a casa tutti gli ostaggi”.
Gli attacchi di Israele – Almeno nove persone, tra cui un bambino e un bebè di 15 giorni, sono state uccise prima dell’alba nella Striscia di Gaza. I raid, riferisce Al Jazeera, sono stati lanciati poche ore dopo un bombardamento nella zona umanitaria di Al Mawasi – a Khan Yunis – costato la vita a 20 persone, inclusi cinque bambini.
Un attacco ha colpito una casa nella città centrale di Deir al-Balah, uccidendo due uomini e una donna, secondo quanto riferito dall’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa. L’ospedale ha riferito inoltre di aver ricevuto anche un bambino di 4 mesi rimasto ucciso in un attacco alla casa della sua famiglia nel vicino campo profughi di Bureij. Un altro raid, a Gaza City, ha colpito una casa nel quartiere di Sheikh Radwan, uccidendo un bambino di 3 settimane, secondo quanto riferito dal servizio di emergenza del ministero della Salute.
Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che nell’attacco di ieri a Khan Yunis sono rimasti uccisi 17 palestinesi, quasi tutti donne e bambini. L’esercito israeliano ha invece dichiarato di aver colpito nella zona “alcuni terroristi che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre 2023″. Ahmed al-Farra, direttore del reparto pediatrico del Nasser Hospital di Khan Younis, ha detto che cinque bambini sono stati uccisi nell’attacco aereo mentre si riparavano insieme nella stessa tenda. I loro corpi erano tra gli otto bambini e le cinque donne portati all’ospedale. Due corpi rimangono non identificabili, ha aggiunto. Secondo l’Idf, “prima dell’attacco sono state adottate numerose misure per ridurre il rischio di danni ai civili, tra cui l’uso di munizioni guidate di precisione, sorveglianza aerea e ulteriori informazioni di intelligence”.
L'articolo A Gaza uccise 29 persone: tra loro anche un neonato. Netanyahu: “Tregua in cambio della lista ostaggi? Bugie” proviene da Il Fatto Quotidiano.