La ministra per la Tutela, Jess Phillips, ha parlato delle sue paure per la propria vita dopo che Elon Musk con le sue fake news ha scatenato una serie di insulti e minacce contro di lei in seguito allo scandalo sulla prostituzione minorile.
La ministra Phillips si è trovata al centro di una tempesta internazionale quando ha deciso di non supportare un’inchiesta nazionale sulla prostituzione minorile e lo stupro nelle città del nord dell’Inghilterra, poiché una simile inchiesta era già stata condotta in precedenza. Gli attacchi sono stati guidati dal capo della piattaforma social X, che l’ha definita “una strega” e un'”apologeta del genocidio dello stupro”.
Parlando con ITV News, ha dichiarato: “Certo che mi preoccupo per la mia sicurezza. Certo, e bisogna farlo, sapete, chiunque lavori nei settori della violenza contro le donne e le ragazze. Il rischio è dinamico e devo tenere conto dei rischi nella mia vita e questo è uno di quelli al momento.”
Il capo di Tesla ha lanciato una serie di attacchi infondati contro il governo laburista riguardo alle bande di adescamento, chiedendo anche il rilascio dell’attivista di estrema destra Tommy Robinson, un episodio che lo ha visto anche rivoltarsi contro il leader di Reform, Nigel Farage, domenica, affermando che “non ha quello che serve” per guidare il partito.
C’è da dire che nel Regno Unito una campagna d’odio ha già provocato una vittima: ga parlamentare laburista Jo Cox fu uccisa il 16 giugno 2016, a pochi giorni dal referendum sulla Brexit. Era stata vittima di un attacco da parte di un uomo, Thomas Mair, che aveva motivazioni legate al suo forte sostegno all’Unione Europea e alla sua opposizione alla Brexit. Mair, un estremista di destra, la colpì con colpi di arma da fuoco e un coltello, mentre la Cox stava svolgendo un incontro con i suoi elettori nella sua circoscrizione di Batley e Spen, nel West Yorkshire.
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