PAVIA. Inseparabili anche dopo la morte: il Comune sta studiando come aggiornare il regolamento di polizia mortuaria per dare l’ok alla sepoltura delle ceneri degli animali da compagnia nella stessa tomba dei loro padroni. Lo consente un regolamento regionale del 2022 già recepito da città come Stradella e, da quest’anno, anche da Milano: «A Pavia ancora non si può fare, ma la nostra intenzione è renderlo possibile. Si tratta di un argomento che non ci lascia indifferenti» spiega Rodolfo Faldini (Facciamo centro) assessore ai Servizi cimiteriali di Pavia, tra le poche città dotate di un cimitero pubblico per gli animali domestici aperto nel 2012 ma non – almeno per adesso – delle regole per seppellirne le ceneri insieme ai compagni-umani di una vita.
L’attuale regolamento di polizia mortuaria, infatti, risale al 2011, cioè ben prima che le regole regionali varata nel 2022 per consentire questa possibilità. Dal Comune fanno sapere che è in previsione un aggiornamento del documento cittadino sulle sepolture per rendere alcuni articoli più al passo con le norme correnti e comprendere anche questa possibilità.
Le regole già ci sono
La tumulazione delle ceneri di cani e gatti insieme ai Comuni non è una novità in regione: secondo il regolamento approvato quasi tre anni fa, le ceneri degli animali da compagnia possono essere tumulate «in teca separata nello stesso loculo o nella tomba di famiglia del defunto. La volontà del defunto o degli eredi è espressa mediante dichiarazione scritta da presentare al Comune in cui si trova il cimitero di destinazione delle ceneri».
Il regolamento regionale rimanda ai Comuni alcuni aspetti legati alla gestione delle ceneri. Diverse le amministrazioni che si sono già attivate in materia. A Stradella, per esempio, il regolamento funerario prevede che, se il proprietario sia già defunto, i suoi parenti possano comunque chiedere la tumulazione insieme alla salma delle ceneri dell’animale, mentre, nel caso muoia prima il cane o il gatto, va fatto cremare e le ceneri seppellite con il proprietario alla sua morte. Regole simili sono state adottate anche fuori Provincia, per esempio a Cinisello Balsamo o Brescia. «È un argomento che non ci lascia indifferenti – conclude Faldini – prima di decidere, potremmo confrontarci anche con gli animalisti». —
