IVREA. Con l’inizio del nuovo anno torna la redazione under25 di Quello che voglio dirti di Ivrea, il progetto promosso dalla cooperativa Zac nato per amplificare la voce dei giovani del territorio, attraverso l’ideazione e la produzione di una rivista sperimentale e collettiva. E quest’anno il tema è particolarmente importante: la salute mentale. In particolare su come affrontare il tema, su come raccontarlo, e infine come si vorrebbe che venisse raccontato.
Tutto è iniziato nel 2021 a seguito di una campagna lanciata dalla cooperativa Zac attraverso una serie di manifesti comparsi per la Ivrea. L’obiettivo, chiedere alle nuove generazioni che cosa avessero da dire sulla città dalle rosse torri nella quale vivevano, nel bene e nel male. Ne nacque una rivista che da allora avrebbe contato ben 6 edizioni prima di questa, prodotta ogni volta da una redazione fluida, i cui componenti sarebbero alcuni rimasti, altri andati via nel corso di questi anni. Dimostratosi grande strumento di partecipazione giovanile e spesso utilizzato come percorso Pcto, ogni edizione di Quello che Ivrea sarebbe stata diversa per formato e per tema, e a ognuna di esse avrebbe partecipato un artista diverso: a guidare i ragazzi negli anni sono stati Guerrilla Spam, Andrea Cavallo Perin, Sartoria Utopia, Elisa Francioli, Alessandra Racca Alessandro Aimonetto. Quest’anno è la volta di Lucia Landorno, giovane illustratrice canavesana, e per la prima volta il progetto sarà in collaborazione con Canavese comunità competente, progetto per monitorare e migliorare la qualità della vita dei giovani sul territorio.
Per iscriversi a questa settima edizione basta avere tra i 14 e i 25 anni e compilare il modulo scaricabile sui social del progetto e della cooperativa Zac. Il primo incontro si terrà venerdì 17 gennaio alle ore 15 allo Zac di Ivrea. —
