E se le borracce per bere avessero più germi e batteri di una tavoletta del wc? A rispondere a questa domanda, come riportato anche dal NYPost, ci ha pensato uno studio di WaterFilterGuru, società americana che si occupa di acqua potabile e sicura. Tra gli oggetti più comuni che utilizziamo per andare in ufficio, in palestra o anche per stare a casa ci sono ormai le borracce per contenere l’acqua. Realizzate con materiali sostenibili, con la cannuccia, con il beccuccio, semplicemente con il tappo che si svita. Per l’acqua oppure per altre bevande. Ormai ne esistono di diversi tipi, adatte a tutte le esigenze.
Il loro uso si è diffuso a macchia d’olio (e meno male, visto che la plastica usa e getta è a dir poco anacronistica). Ma proprio su questo oggetto entrato ormai nell’uso quotidiano, gli esperti si sono soffermati per studiarne un aspetto spesso trascurato: la pulizia. E il risultato può sorprendere.
Dallo studio condotto, sono emersi quali e quanti sono i batteri che vivono nei contenitori da sui sorseggiamo l’acqua tutto il giorno e tutti i giorni. Attraverso tre tamponi a diversi tipi di borracce, gli studiosi sono stati in grado di arrivare alla conclusione che sono oggetti da lavare molto accuratamente. Infatti, sono stati rilevati due tipi di batteri gram-negativi: alcuni che possono causare infezioni sempre più resistenti agli antibiotici e altri che possono causare problemi gastrointestinali. Si parla di 20,8 milioni di CFU di batteri. +
Per intenderci: le borracce (e i coperchi a beccuccio ancora peggio) sono oggetti che possono contenere il doppio dei germi del lavandino della cucina, ospitando quattro volte più batteri di un mouse del computer e 14 volte di più della ciotola dell’acqua di un animale domestico. Possono addirittura essere più ‘sporche’ di una tavoletta del WC? Assolutamente sì. Cosa fare, dunque? Tornare alla plastica usa e getta? Demonizzare totalmente le borracce pensando che siano la causa di ogni male? Assolutamente no. Ci sono delle semplici accortezze da seguire.
Innanzitutto in generale sono da preferire le borracce squeeze-top. E poi bisogna assicurarsi di lavarle in modo corretto e assiduo. A spiegarlo è la dottoressa Primrose Freestone, professoressa associata di microbiologia clinica presso l’Università di Leicester, la quale ha consigliato di lavarle sempre con acqua a 60 gradi.
Non solo con l’acqua. “Aggiungi del detersivo per piatti, agita e lascia agire per dieci minuti. Poi risciacqua con acqua calda e lascia asciugare; l’ideale è farlo durante la notte, poiché un’asciugatura completa aiuta a prevenire la crescita di microbi“, le parole dell’esperta.
Nel caso non aveste mai lavato la vostra borraccia oppure sì, ma solo occasionalmente, allora è bene utilizzare una miscela di aceto e acqua, lasciando in ammollo per alcuni giorni. Poi lavarla e farla asciugare molto bene. Questo processo, inoltre, va seguito anche per tutti gli accessori: cannucce, beccucci e via dicendo. Ma soprattutto i nostri stessi sensi possono aiutarci a capire quando la situazione è “sfuggita di mano”. Un odore o un sapore forte dell’acqua potrebbe essere un campanello dall’allarme. Insomma: guanti, sapone e spugnetta. È ora di pulire (bene) la borraccia.
L'articolo Quando le borracce sono più sporche di una tavoletta del water: ecco gli errori più comuni che si commettono proviene da Il Fatto Quotidiano.
