È scomparsa oggi, all’età di 94 anni, Rosita Missoni, una delle figure più iconiche della moda italiana e co-fondatrice della celebre casa di moda che porta il suo nome. Con il suo stile inconfondibile e una passione inesauribile, Rosita ha contribuito a rivoluzionare il panorama del design internazionale, lasciando un’impronta che resterà per sempre nella storia del Made in Italy.
Nata il 20 novembre 1931 a Golasecca, in provincia di Varese, Rosita Jelmini trascorre la sua infanzia tra tessuti e ricami, grazie all’azienda familiare fondata dai nonni materni. Nel 1953 incontra Ottavio Missoni, con cui condivide un’innata creatività, e insieme decidono di unire le forze, fondando un piccolo laboratorio di maglieria a Gallarate.
Da lì nasce una delle storie di successo più significative del design italiano. Con il suo intuito per i colori e i materiali, Rosita trasforma il marchio Missoni in un simbolo di stile e innovazione, celebre per i suoi caratteristici motivi a zigzag e le combinazioni cromatiche audaci. L’apice del successo arriva nel 1967 con una sfilata al Palazzo Pitti di Firenze, che proietta il marchio sulla scena internazionale.
Anche dopo la scomparsa del marito Ottavio nel 2013, Rosita è rimasta una guida instancabile per l’azienda, affiancando i figli e i nipoti nel portare avanti l’eredità di famiglia. Il suo impegno e la sua visione hanno continuato a ispirare intere generazioni di creativi.
Rosita lascia i figli Vittorio, Luca e Angela, e sei nipoti, tutti coinvolti nella gestione del brand di famiglia. La notizia della sua morte si è diffusa rapidamente nella sua amata Sumirago, dove ha trascorso gran parte della sua vita. Con la sua scomparsa, il mondo della moda perde una pioniera, ma la sua eredità continua a vivere attraverso le sue creazioni e il marchio che ha contribuito a rendere leggendario.