Amava giocare a rugby, era il suo sport preferito e lo praticava con risultati eccellenti nella squadra giovanile in cui giocava. Ed è stato proprio durante la partita di un torneo che Samuel Staple, 15 anni, si era graffiato lo stinco. Apparentemente, nulla di strano, ma il giorno dopo, a quanto pare, il ragazzo avrebbe iniziato a stare male e vomitare e, per questo, non era andato a scuola. Era rimasto a casa, a letto, per dormire e recuperare dall’infortunio, almeno secondo i nonni, che sembra siano andati più volte a controllarlo, senza notare nulla di particolare. Ma è quando la nonna ha provato a svegliarlo che si sono resi conto che “Sam”, in realtà, aveva perso i sensi. E quindi hanno contattato i paramedici, cui intervento, però, si è rivelato inutile e per il giovanissimo atleta non c’è stato nulla da fare.
La tragedia si è consumata lo scorso 24 settembre, a Tupholme, nel Lincolnshire, in Inghilterra, dove Samuel viveva insieme alla sua famiglia, tra cui anche i nonni, con cui era rimasto nella giornata di assenza a scuola. Non è chiaro quale sia il motivo che ha portato alla morte di Sam, ma il 30 dicembre, riporta il Lincolnshire Live, è stata aperta un’inchiesta per accertare i fatti e stabilire le cause del decesso. Nel corso dell’udienza, inoltre, è emerso che il giovanissimo rugbista si fosse ferito allo stinco durante una partita, un graffio per il quale Staple aveva ricevuto un trattamento di primo soccorso.
Ma “il giorno seguente Samuel si sentiva male – dichiara il coroner, Jayne Wilkes -. Aveva vomitato e per questo non era andato a scuola. Era stato controllato per tutto il giorno e si pensava che stesse dormendo“. Solo più tardi, quando la nonna è andata a svegliarlo, si è scoperto che, in realtà, Sam era privo di sensi. Quando i paramedici sono arrivati sul posto, però, era già troppo tardi e non hanno potuto fare altro che dichiarare la morte del 15enne. Ancora ignote le cause che avrebbero portato al decesso del giovanissimo atleta, ma, secondo quanto riporta People, un esame post-mortem ha rivelato la presenza di alti livelli di famaci nel sangue di Staple.
“Con il cuore spezzato e una profonda tristezza, comunichiamo la perdita di un giovane membro della nostra famiglia rugbistica, Sam Staple. Sam mancherà moltissimo a tutti noi”, ha scritto su Instagram il Lincoln Rugby Club, la squadra in cui giocava il giovanissimo Staple. Anche i genitori del 15enne si sono mossi per ricordare la scomparsa del loro amato figlio attraverso la creazione del “Sam Staple Memorial Fund”, un fondo che offrirà supporto finanziario ai giovani giocatori che aspirano a diventare professionisti. Al momento sono stati raccolti più di 5 mila sterline.
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