VIGEVANO. Chi l’ha conosciuto lo ricorda come un uomo parsimonioso, che non aveva mai avuto figli e aveva sempre lavorato come meccanico. Al punto, probabilmente anche grazie ad un’eredità ricevuta, da aver accumulato una fortuna di oltre un milione di euro. Soldi che ora sono finiti in eredità all’ospedale di Vigevano.
Il benefattore si chiamava Giuseppe Colli di Cilavegna (omonimo dell’ex sindaco, anche se non sono nemmeno parenti) ed è morto ad 85 anni ai primi di agosto del 2022. L’eredità ammonta ad un milione 203mila euro, tra conti correnti, titoli, immobili e polizze. L’Asst, l’azienda pubblica titolare dell’ospedale di Vigevano, ne ha già incassati oltre 812mila euro. Anche il Comune di Cilavegna ha ricevuto una parte del lascito, nello specifico la casa dove aveva sempre vissuto l’uomo, in vicolo Oropa, e alcuni terreni.
Un ospedale, quello di Vigevano, a cui l’85enne era particolarmente grato. Quasi cinque anni fa, durante la pandemia, era stato ricoverato proprio a Vigevano e ne era uscito indenne nonostante superasse già i 75 anni d’età, insomma era nelle cosiddette fasce deboli.
Come saranno spesi
Secondo le disposizioni dell’85enne, i fondi andranno ripartiti per il 40% alla clinica medica dell’ospedale di Vigevano, il 30% alla clinica chirurgica e il 30% alla clinica oculistica dell’ospedale di Vigevano. L’Asst Pavia negli scorsi mesi aveva accettato con riserva, come si usa di prassi, il lascito. Nel frattempo però il notaio Antonio Trotta di Pavia ha reso ufficiale il lasciato testamentario. E l’azienda sanitaria ha già iniziato a spendere, come si apprende da alcuni atti ufficiali, i soldi avuti in dono. La donazione ha portato a importanti miglioramenti delle strutture sanitarie di Asst Pavia.
Sono stati infatti già acquistati 88 nuovi letti di degenza per sostituire quelli obsoleti negli ospedali di di Vigevano, Mortara e Voghera, oltre a una lampada per il reparto di Oculistica a Vigevano. Per i letti l’azienda sanitaria ha speso poco più di 190mila euro, mentre altri 16mila euro sono stati destinati alla lampada.
In paese, a Cilavegna, Giuseppe Colli è ricordato come un uomo mai sopra le righe. Conosciuto come “Peppino meccanico”, aveva una passione particolare per la cura del suo orto e nel corso della vita non si era praticamente mai allontanato da Cilavegna. Accumulando una fortuna.
