LILLIANES. Tradizione rispettata nel giorno di Santo Stefano a Lillianes. L’antico gioco popolare della Rouotta, riconosciuto dall’Unesco nel Registro delle buone pratiche, si fa infatti una volta l’anno, esclusivamente il 26 dicembre. E per la piccola comunità all’ingresso della Valle di Gressoney è motivo di festa. Si tratta di un antichissimo gioco con le bocce, nel quale il primo giocatore lancia la boccia al grido “cochon en avant”, indicando con “cochon” il boccino che dà il via alla prova e chiamando il nome del giocatore successivo: “Tizio apreu mé” (in dialetto franco provenzale, colui che viene dopo). Il chiamato deve fare quello che ha fatto il primo, chiamando il giocatore successivo e così fino all’ultimo, il quale, lanciando la sua boccia, lancia il grido: “ramassa”. Tra regole e penalità, largo alla fantasia dei partecipanti. Chi perde un turno, dà le regole di quello successivo. Un gioco che coinvolge tutti, con l’unica regola di avere almeno 16 anni, ma fino a pochi decenni fa era riservato agli uomini, fino a quando due ragazze non si imposero e la Rouotta è il gioco di tutti. Per chi vince, la soddisfazione di avere il nome intagliato nel trofeo. Ma anche di non pagare a cena. Quest’anno i partecipanti sono stati 22. I vincitori dell’edizione 2024 sono stati il sindaco Daniele De Giorgis (premio cochon en avant), Alessia Manavello (premio Ramassa) e Annie Yeuillaz (premio Cù). «Sono contento del buon esito della giornata – commenta il sindaco De Giorgis –; per la nostra comunità è un’occasione per ritrovarsi e tramandare un’usanza antica che siamo contenti sia stata anche valorizzata dall’Unesco».