Dopo 40 anni, Palazzo Reale ha riportato Edvard Munch a Milano con 100 suoi capolavori, tra dipinti, disegni e stampe tutti provenienti dal Museo Munch di Oslo. Chiuderà il 26 gennaio e ha già registrato 140mila visitatori. In occasione dell'80° anniversario della morte dell’artista norvegese sono arrivate in Italia Tra queste una delle versioni litografiche del famosissimo e iconico L'Urlo (1895) custodite a Oslo, La morte di Marat (1907), Notte stellata (1922-1924), Le ragazze sul ponte (1927).
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Gli orari: domani 10-14.30,mercoledì 1° gennaio 14.30 - 19.30, lunedì 6 gennaio 10- 19.30.
Sempre Palazzo Reale, nella sala delle Cariatidi, omaggia uno dei maestri della neoavanguardia italiana e internazionale, Enrico Baj, con un’ampia retrospettiva studiata per ripercorrere tutti i temi e i soggetti della sua lunga e poliedrica esperienza.
In occasione del centesimo anniversario della nascita di Baj anche il Castello Sforzesco di Milano gli dedica la mostra Multiplo Baj. Opere dalla Raccolta Bertarelli. Giunto per dono dello stesso Baj, il fondo ha una consistenza di circa seicento opere e documenta gli sviluppi delle ricerche dell'artista dagli inizi, negli anni Cinquanta, sino alle creazioni più recenti.
Fino al 2 febbraio Palazzo Reale racconta anche Pablo Picasso, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi da un punto di vista inedito, attraverso temi artistici, politici e d'attualità: più di 90 opere dell’artista, oltre a documenti, fotografie, lettere e video. Stessa data di chiusura anche per Ugo Mulas. L’operazione fotografica che propone oltre 250 immagini, di cui molte mai esposte prima d’ora, preziosi scatti vintage, documenti, libri e filmati, ripercorrono l’intera produzione di Ugo Mulas.
Fino al 12 gennaio sarà esposta a Palazzo Marino di MIlano la grande pala La Madonna di San Simone di Federico Barocci, capolavoro proveniente dalla Galleria Nazionale delle Marche.
Il Mudec (via Tortona a Milano)propone fino al 16 febbraio Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider. Nata nel cuore di una Parigi postbellica, lontano dalle sale dei musei d’arte e dai salotti raffinati, l’Art Brut, la cui definizione e teorizzazione appartiene all’artista e teorico francese Jean Dubuffet, rappresenta un’arte grezza, pura, non filtrata.
Gli alberi di Marco Lodola e Fiorucci in Triennale
Con Lodola - Natalino 25. The Tree of Lights alla Fabbrica del Vapore di Milano, il Natale ha preso vita attraverso le creazioni luminose del maestro Marco Lodola. La Fabbrica del Vapore fino al 12 gennaio ospita due eventi che uniscono arte e moda. Accanto alle sculture luminose di Lodola è allestita Fashion&Lights Milano, che invita a riflettere sulla moda come fenomeno sociale attraverso gli abiti più iconici dalla conduttrice televisiva Simona Ventura. Le immagini dell'archivio Ansa, invece, racconteranno i principali avvenimenti accaduti negli ultimi decenni durante il periodo natalizio.
Alla Triennale di Milano (nella foto a destra) fino al 16 marzo è possibile visitare la mostra che esplora le dimensioni creative di Elio Fiorucci (Milano, 1935-2015), designer e imprenditore. Con i suoi concept store e con il suo marchio, a partire dagli anni Sessanta, ha rivoluzionato il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia. La retrospettiva ha un intento biografico e include le vicende umane, imprenditoriali e culturali di Elio Fiorucci, portando uno sguardo nuovo sulla sua figura. L’intera esposizione viene attraversata dalla voce di Elio Fiorucci diffusa nella sala. —
m.g.p.