È tornato titolare dopo quattro mesi mettendo in panchina un professore come Gosens. Per di più, in marcatura su uno degli esterni più forti di tutto il campionato come Conceicao. Nel pre-partita qualcuno temeva già la disfatta. E invece, non solo Fabiano Parisi è uscito vivo da Juventus-Fiorentina, ma lo ha fatto sfornando una prestazione di grande livello e di assoluta attenzione tattica risultando uno dei migliori in campo. Non banale per un ragazzo che ha trovato non poche difficoltà a Firenze dal suo arrivo nell'estate 2023 dopo un lunghissimo corteggiamento. Chiuso da Biraghi prima e da Gosens poi, Parisi è passato dall'essere un potenziale titolare a ricoprire il ruolo di gregario e ad accontentarsi delle briciole di minutaggio rimaste. Non riuscendo quasi mai a convincere appieno nelle (poche) occasioni concessegli. Ovvio che la continuità sia fondamentale per un calciatore, come ha ribadito lo stesso Parisi ieri restando piuttosto sibillino sul proprio futuro: "Sono della Fiorentina e sono a disposizione. Quando gioco sono felice, quando non gioco un po' meno. Vedremo che succederà". Il suo agente Mario Giuffedi non aveva lasciato dubbi su quella che sarebbe dovuta essere una cessione sicura a gennaio ma, ad oggi, le cose si sono sviluppate in maniera un po' diversa. Se da un lato la Fiorentina accontenterà Biraghi lasciandolo partire, dall'altro opterà pe runa linea diversa con l'ex Empoli. Palladino lo ritiene un giocatore all'altezza della Fiorentina e il club, dal canto suo, non sta valutando una sua cessione. Il ragazzo reclama giustamente spazio ma, con tante partite all'orizzonte e un Gosens apparso in calo, riceverà con tutta probabilità rassicurazioni sul suo impiego. Poi, se deciderà di voler lasciare il club la Fiorentina non si opporrà. Ma ad oggi non ci sono avvisaglie in tal senso. E speriamo che possa essere un po' più contento anche lui trovando continuità. Di certo, partite come quella di ieri gli daranno una grossa mano.