“Il silenzio delle istituzioni uccide i giovani. Queste persone non sono perdenti, come vorrebbe la narrazione che fa la nostra società, ma sono vittime della società stessa. Vanno prese, ascoltate e comprese”. A parlare è il consigliere di Vercelli, Marco Mancuso. Lo scorso 19 dicembre è intervenuto in Consiglio comunale per presentare un emendamento dedicato alla salute mentale dei giovani, in particolare uno sportello rivolto agli studenti universitari. Poco prima del voto alla sua proposta, il 22enne dem è intervenuto per raccontare la propria storia, quando a 15 anni “ero sul cornicione della finestra di camera mia, e se non fosse stato per mia mamma, oggi non sarei qui. In quel momento non parlavo con nessuno, tutti erano disposti ad ascoltarmi, ma io mi ero isolato. In Italia, secondo l’Unicef, 700mila giovani soffrono di disturbi mentali, tra cui la depressione. La nostra società è devota alla perfezione e al cinismo”. Mancuso ha raccontato di aver parlato di sé e della sua esperienza “per cambiare le cose”. Al liceo classico ha subito episodi di bullismo, finché non ha cambiato percorso di studi, diventando rappresentante d’istituto e impegnandosi ad aiutare proprio le persone vittime di bullismo.
Se hai bisogno di aiuto o conosci qualcuno che potrebbe averne bisogno, ricordati che esiste Telefono amico Italia (0223272327), un servizio di ascolto attivo ogni giorno dalle 10 alle 24 da contattare in caso di solitudine, angoscia, tristezza, sconforto e rabbia. Per ricevere aiuto si può chiamare anche il 112, numero unico di emergenza. O contattare i volontari della onlus Samaritans allo 0677208977 (operativi tutti i giorni dalle ore 13 alle 22).
L'articolo Il racconto del consigliere Pd di Vercelli: “Salute mentale? A 15 anni ero sul cornicione di una finestra. Il silenzio delle istituzioni uccide” proviene da Il Fatto Quotidiano.