Con l’arrivo del nuovo anno, si avvicina la scadenza fondamentale per chi intende evitare il pagamento del canone RAI per il 2025. Entro il 31 gennaio 2025, infatti, gli utenti che non possiedono un televisore devono inviare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate, per attestare la non detenzione di apparecchi televisivi. Questa operazione è cruciale per evitare l’addebito automatico del canone sulla bolletta elettrica, che altrimenti colpirà la maggior parte degli intestatari di utenze domestiche.
Dal 2016, la legge considera ogni intestatario di un’utenza elettrica come proprietario di televisore. A meno che non venga presentata una dichiarazione che attesti il contrario. In altre parole, il semplice fatto di avere un contratto di fornitura elettrica per un’abitazione fa presumere il possesso di una TV, e quindi l’obbligo di pagamento del canone RAI. Tuttavia, chi non possiede alcun apparecchio televisivo, né in casa né altrove all’interno del nucleo familiare, può dichiararlo ufficialmente, evitando così l’imposta.
Nel 2024, il canone RAI è stato abbassato a 70 euro. Tuttavia, nel 2025, si prevede che il canone torni a 90 euro. Questo importo era stato fissato in precedenza e verrà suddiviso in:
Per chi non ha un contratto elettrico intestato a sé, ma possiede un televisore (come nel caso di un inquilino), il pagamento del canone dovrà essere effettuato tramite il modello F24, una modalità tipica per casi particolari.
Per evitare che il canone venga addebitato in bolletta, bisogna presentare la dichiarazione sostitutiva entro il 31 gennaio 2025. In caso di ritardo, il canone verrà esonerato solo per il secondo semestre dell’anno. Superato tale termine, l’intero importo sarà dovuto. La dichiarazione può essere inviata in vari modi:
Un aspetto importante da tenere a mente è che la dichiarazione ha validità annuale. Pertanto, anche chi l’ha già inviata nel 2024 dovrà ripresentarla per il 2025. Se non viene inviata entro i termini stabiliti, il canone sarà automaticamente addebitato sulla bolletta elettrica.
Le scadenze sono fondamentali per evitare sorprese nel pagamento del canone RAI. Ecco le principali date da segnare sul calendario:
Superato il 30 giugno, l’intero importo del canone sarà dovuto senza possibilità di esonero.
Esistono diverse categorie di persone che non sono tenute a pagare il canone RAI. Ecco i principali casi di esenzione:
Il titolare di un contratto di fornitura di energia elettrica, o i suoi eredi, possono chiedere il rimborso del canone RAI pagato indebitamente tramite l’addebito sulle bollette dell’elettricità, se non dovuto. Per fare ciò, è necessario compilare l’apposito modello PDF messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
La richiesta di rimborso dunque può essere inviata in modo telematico dal titolare dell’utenza elettrica, dai suoi eredi o da un intermediario autorizzato, utilizzando l’applicazione online dedicata. In alternativa, è possibile inviare l’istanza via posta raccomandata allegando un documento di identità valido. L’indirizzo a cui inviare la richiesta è il seguente:
Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV
Casella Postale 22 – 10121 Torino
Nel modulo di rimborso, bisogna indicare la motivazione per cui si richiede il rimborso, scegliendo tra le seguenti causali:
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