Niente da fare per Lucrezia Stefanini (n.146 del ranking), giocatrice proveniente dalle qualificazioni, fermata da Clara Tauson (n.50 WTA) nel primo turno del WTA250 di Auckland. Sul cemento neozelandese, la tennista tricolore ha dovuto alzare bandiera bianca sullo score di 6-2 6-3 in 1 ora e 17 minuti, avendo chiare difficoltà nel gestire la maggior potenza della danese nello scambio.
Nel primo set entrambe concedono qualcosa al servizio all’inizio, ma è Tauson a essere maggiormente incisiva e ad andare avanti di un break, dopo aver subìto il parziale contro-break di Stefanini nel secondo game. Da quel momento, la n.50 del ranking prende decisamente il comando delle operazioni, sfruttando la sua maggior velocità di palla. È quanto accade nel settimo gioco, quando Lucrezia cede a zero il suo turno di servizio e deve leggere sul tabellone 6-2.
Nel secondo set si assiste al “festival de break” nel senso che entrambe le giocatrici non spiccano nella gestione dei turni alla battuta. In quest’altalena di situazioni, però, è sempre la danese a trovarsi in vantaggio e l’italiana deve inseguire. Sul 3-1 Tauson, Stefanini si costruisce ben tre chance per restituire il favore, ma non le sfrutta e poco dopo va sotto di due break. Uno svantaggio ridotto nel sesto gioco, visti gli errori della sua avversaria. Tuttavia, la danese riesce a registrarsi in qualche modo al servizio e a portarsi a casa il successo, strappando per l’ennesima volta la battuta a Lucrezia nel nono game (6-3) e facendo calare il sipario sull’incontro.
Leggendo le statistiche, si comprendono tutte le difficoltà della tennista tricolore nell’essere efficiente al servizio: 41% di punti vinti con la prima di e il 29% con la seconda, rispetto al 64% con la prima e al 50% con la seconda della sua avversaria.