Riportare Paulo Dybala al centro della Roma è stata la missione di Claudio Ranieri fin dal primo giorno del suo terzo insediamento sulla panchina giallorossa. Anzi, forse l'operazione è cominciata anche qualche giorno prima, a Londra, quando il tecnico è volato nella Capitale inglese per parlare con i Friedkin e il primo argomento era stato proprio l'argentino. Lo scrive Dario Marchetti su TuttoSport. Ranieri è stato di parola perché l'argentino ha giocato praticamente sempre, fatto salvo la prima con il Napoli quando è entrato negli ultimi due minuti. E toccherà ancora a lui anche questa sera contro il Milan, al quale ha già segnato sette volte sfornando anche cinque assist per un totale di dodici reti prodotte contro i rossoneri. Dybala, quando vede il Diavolo, si accenda anche se a San Siro, contro il Milan, ha segnato solo una volta e ben dieci anni fa, con la maglia del Palermo. Alla Scala del Calcio ha segnato ancora, l'ultima nel 2022, con indosso la maglia della Roma, ma di fronte aveva l'Inter. La speranza di tutti a Trigoria è che questa sera possa tornare a dire la sua per spezzare un tabù giallorosso che in trasferta dura ormai da 8 mesi e per dare continuità a una risalita Champions, oggi ancora difficilissima. Ranieri lo sta mettendo al centro del progetto, proteggendolo dalle voci di mercato, allontanando le sirene turche del Galatasaray e ribadendo la volontà di ripartire da lui, oltre che da Paredes e Hummels, per la Roma del futuro. Dirigenza e calciatore dovranno prima o poi affrontare il discorso rinnovo, a prescindere da quello automatico fino al 2026 che scatterà tra poche presenze. Ranieri sembra orientato a confermare lo stesso undici visto prima di Natale contro il Parma. Unico ballottaggio quello tra Pisilli ed El Shaarawy, con il Faraone in vantaggio e che, se dovesse giocare, sarebbe schierato sulla trequarti con Dybala e dietro a Dovbyk. Si profila così l'ennesima panchina per Lorenzo Pellegrini, le cui voci di un possibile addio già nel mercato di gennaio non si attenuano.