E i riflettori, come in ogni situazione del caso, saranno sempre puntati sul tecnico Paulo Fonseca che, col successo di Verona, ha leggermente riconsolidato una posizione come guida della società meneghina che, post pareggio con il Genoa, non sembrava più essere così solida. E invece, come fu con il trionfo nel derby e al Bernabeu in Champions League, l’allenatore lusitano si è ritrovato a rimettere a posto i chiodi che stavano cominciando a scricchiolare sulla propria panchina. Vincere aiuta a vincere, l’obiettivo rimane proseguire in questa missione. E a proposito di obiettivi, di missioni… Sono vari da centrare per Fonseca per assicurarsi un futuro stabile a Milano, sponda rossonera, e allontanare le ombre di tecnici come, ad esempio, Massimiliano Allegri, pronti a subentrare in corsa in caso di addio con il portoghese ex Roma. Anche perché, nonostante la vittoria del Milan conquistata sul campo del Verona, Paulo Fonseca resta sotto osservazione da parte della dirigenza del Diavolo. Panchina salva dunque? Sì, per il momento, visto che la prestazione poco convincente della squadra rossonera ha fatto calare la fiducia della società nei confronti dell’ex Lille, che resta, così, in una situazione di stand-by. E c’è un dettaglio da non sottovalutare: come riportato da Relevo, all’interno del contratto firmato in estate da Paulo Fonseca è presente un diritto di recesso a favore del club di via Aldo Rossi. In sostanza, il Milan, pagando una cifra variabile di anno in anno, potrebbe chiudere in maniera anticipata il rapporto con il portoghese. Diventa fondamentale, come sottolineavamo, proseguire nel filotto di vittorie cominciato a Verona: prima missione? Vincere contro la Roma per dare respiro e maggior fiducia all’ambiente rossonero. In secundis, c’è un fattore che può aiutare Fonseca a centrare tutti i suoi obiettivi: la compattezza. In generale, nelle uscite di questa prima parte di stagione, il Milan ha a più riprese mostrato una mancanza sotto questo punto di vista. Si voglia per un feeling non pienamente sbocciato con la totalità della rosa, si voglia per alcune prestazioni decisamente sottotono da parte di alcuni giocatori, si voglia per una serie di infortuni che ha limitato le scelte di Fonseca ultimamente, è importante che il Milan superi questo periodo e ritrovi quell’unità di intenti delle grandi squadre per poter tornare a puntare in alto insieme. Tutti nella stessa direzione, per il bene di chiunque. Certo, ritrovare in vista della Roma e della semifinale di Supercoppa Italiana contro la Juventus qualche infortunato, potrebbe essere una carta da sfruttare in un periodo denso di impegni. Veniamo a uno dei noccioli della questione: citavamo prestazioni sottotono e il mirino non può che finire su Theo Hernandez. Dal caso cooling break dell’Olimpico alle due panchine consecutive contro Genoa e Verona, non è sicuramente la miglior annata dell’esterno francese. Fonseca sta provando la medesima ‘cura’ utilizzata a inizio stagione con Rafael Leao e i risultati sembrano che possano cominciare ad arrivare, come dimostra la scelta di Theo di spendere un giorno di riposo a Milanello per allenarsi e ritrovare il prima possibile la forma necessaria per tornare a essere il leader che l’ambiente rossonero conosce. Rivedere il vero Theo è uno degli obiettivi cerchiati in rosso da mister Fonseca.
Fonte calciomercato.com
Quando sento parlare di panchina traballante mi viene da ridere, ma traballante per chi? Per Fionseca? Ahahahahahaha ma per favore. E’ l’allenatore che hanno voluto a tutti i costi, l’allenatore scelto per la sua grande ed unica peculiarità: la mediocrità. Un mediocre alla guida di una squadra mediocre con una proprietà non mediocre, ma pessima! I pessimi, soprattutto Fonzie e il Bocconiano Ridens, lo hanno scelto perchè è perfetto per i loro piani strategici di galleggiamento (o almeno credevano…), per i loro piani di presa per il culo della tifoseria stolta ed ebete che ancora crede a questi 4 ignoranti. Fonseca resta in una situazione di Stand-by?
Cerchiamo di essere seri, ma se mandano via questo qui lo devono pagare, gli devono corrispondere tre annualità, poi come lo “edulcori” un bilancio con una voce così negativa? E chi paga poi il sostituto? Allegri? AHAHAHAHAHAHAHA muoio, muoio dal ridere, sono per terra che mi rotolo e gratto la pancia. Tra l’altro ci sarebbe una clausola che consente agli ignoranti di licenziarlo a fine stagione senza colpo ferire. E allora questi vanno a spendere soldi per qualche mese? Magnate tranquilli, state tutti sereni. Anche l’inserimento di questa clausola è abbastanza indicativo, un tecnico preso senza nemmeno avere tutta questa fiducia sperticata che vanno sbandierando ai quattro venti… E anche lui, che accetta una cosa simile è alquanto indicativo…, non ha nemmeno la forza di dire “NO GRAZIE”.
Ma poi perché avrebbe dovuto rifiutare visto che non mi sembra allenasse il Real! Quindi chi abbiamo preso? Un mediocre! Vedete…questa operazione è nata sbagliata fin dall’inizio, non c’era un solo presupposto perché potesse funzionare, non c’era una sola ragione perché si potesse costruire qualcosa di positivo con una situazione simile. Incompetenti allo sbaraglio che mettono in mano una squadra costruita male ad un mediocre. Risultato?
Resta inteso che, se la stagione dovesse finire in questo modo o anche peggio…, i quattro ignoranti faranno valere la clausola e tanti saluti al tecnico portoghese, al suo gioco inesistente, ai suoi discorsi cervellotici, alle sue formazioni strampalate e alla sua “non gestione dello spogliatoio”. Per la spocchia dei quattro ignoranti sarà un colpo molto duro, ma fino ad un certo punto; la “exit strategy” è già pronta e da tempo, una strategia collaudata che si avvale dei più grandi esperti del settore, questa volta si…la palla passa a dei veri professionisti, gente che vanta oltre un ventennio di successi e trionfi nel settore: la palla passa alla disinformazione rossonera.
Il piano è semplice, il Vercellone che sta a capo della comunicazione (eufemismo), darà ordine ai soliti di far trapelare un certo dissenso nei confronti del portoghese, ci saranno articoli ammiccanti, cambierà il tono delle domande in conferenza, ci saranno video su video nei loro servili canali, che faranno chiarezza sulla pochezza (ma senza dirlo, mancherebbe altro…) dell’allenatore e così si arriverà alla fine della stagione con i titoli di coda e via discorrendo. Nel frattempo cercheranno un altro mediocre e così via.
A proposito, ma vogliamo parlare del Vercellone? Ahahahahaha a leggere il currulum i master si sprecano, le cariche più disparate e prestigiose, incarichi fenomenali…, poi però li metti nel mondo del calcio e non sanno contare fino a tre… Esatto, fino a tre…, infatti questo è stato capace di prendere il microfono, in quel funerale organizzato per la presentazione di Fonzie…, e affermare che loro (chi?) stanno già pensando alla terza stella!
PORCA MIGNOTTA NON ABBIAMO LA SECONDA E PENSI ALLA TERZA? LA SECONDA E’ QUELLA CHE CI HANNO VINTO IN FACCIA GLI INTERISTI AD APRILE! DENTRO IL NOSTRO STADIO, SOTTO IL NOSTRO CIELO!
Come direbbe l’esperto di editoria sportiva nei giusti toni.
Gianclint