C’è moderata soddisfazione nelle file del team Kazakistan dopo l’esordio vincente contro la Spagna nella mattinata australiana di Perth. I tre protagonisti, Rybakina, Shevchenko e capitan Nedoyesov, in conferenza stampa guardano alle buone indicazioni come a quelle meno positive della sfida che si sono appena aggiudicati. Per Nedoyesov la chiave è stata la calma: “il risultato del doppio avrebbe dovuto essere 6-3 6-4 e non 10-7 al tie-break finale; capita, quando non capitalizzi le occasioni che ti crei. Il lavoro di squadra è stato fondamentale; i ragazzi in campo hanno mantenuto la calma e l’ambiente intorno a loro dagli altri componenti della selezione li ha tranquillizzati”.
Shevchenko conferma quanto detto dal suo capitano e parla anche del suo “terribile” singolare, nel quale è riuscito a vincere solo tre game. “Il mio punto finale nel doppio” – racconta – “è stato una liberazione. È fantastico avere la squadra che ti sostiene in ogni istante, come del resto poter contare su un’ottima compagna di squadra che pone riparo a situazioni non favorevoli. Il mio singolare è stato terribile; non è facile giocare alle dieci di mattina, ma non per questo voglio togliere meriti a Pablo”.
L’osservata speciale è però ovviamente Elena Rybakina, che riparte dopo una stagione che l’ha vista uscire dalla top 5; la campionessa kazaka, come è noto, riparte da Goran Ivanisevic, del quale ha parlato anche nella conferenza di presentazione del match d’esordio: “abbiamo passato due settimane insieme, ci stiamo preparando a dovere. Spero tutti possiate vedere presto i frutti di questa collaborazione. Ho molta fiducia, Goran mi sta mostrando come preparava i match e io sto apprendendo cose nuove ogni giorno”.
Durante la partita di Rybakina, intervistato da Tennis Channel, l’ex allenatore di Novak Djokovic ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti sulle prime settimane di collaborazione: “è il mio primo match WTA ufficiale“, ha esordito. “A Dubai io e Elena abbiamo lavorato un po’ sul servizio, poi vorrei che andasse di più a rete: ha un gioco potente e potrebbe finire i punti prima rispetto a quanto fa abitualmente, ma fa tutto parte del processo. Deve mettersi in testa che può giocare in maniera ancora più aggressiva e chiudere i punti con qualche volée in più“. Le differenze caratteriali tra i due sono evidenti (“sicuramente non vedrete Elena rompere delle racchette”, scherza Goran), ma il croato spera che Rybakina possa mostrare qualche emozione in più in campo: “È una persona molto diversa rispetto a me, più calma, ma penso che mostrare qualche emozione in più possa aiutare il suo gioco“.
Dopo aver detto del match vinto in due set con Bouzas-Maneiro (“sono partita in maniera aggressiva, lei ha stentato a tenere il ritmo, poi è andata meglio”), Elena affronta il discorso della nuova stagione. L’obbiettivo del 2025 per lei è duplice e riguarda l’aspetto agonistico e quello della condizione fisica: “nel 2024 ho dovuto saltare i tornei cinesi per via di alcuni problemi fisici. Voglio riuscire a condurre in porto il 2025 giocando dall’inizio alla fine; per questo devo saper gestire il calendario, anche per essere pronta per i grandi match. Perché ovviamente cercherò di fare bene negli Slam e nei tornei più importanti”.
Elena chiude con il conseguimento di un obbiettivo extra-tennistico di cui si dice particolarmente fiera: “finalmente ho preso la patente di guida, così potrò fare presto dei bei giri con l’auto. Sono molto contenta!”. Shevchenko si diverte: “chiedetele qual è la sua prima auto!”. “Una Porsche Cayenne!” risponde raggiante lei.