In ogni confronto ci sono ex ed ex. Quelli che fanno la storia, quelli che riescono a essere protagonisti in un club e poi salutano, quelli sempre rimasti in sordina e quelli per cui è necessario fare un salto indietro nel tempo tornando agli anni del Settore giovanile. Udinese-Torino non fa eccezione e chiama in causa l'ultima casistica. Chi segue o ha seguito in passato la Primavera, ne riconoscerà due: Razvan Sava, meno noto ma sotto la lente di ingrandimento nelle ultime settimane, e Lorenzo Lucca, due ragazzi che hanno accarezzato il sogno Serie A in granata ma lo hanno raggiunto poi all'Udinese dopo essere stati scartati. Estate 2020, a Torino si prepara la nuova stagione della Primavera, alle prese con il cambio della guida tecnica dopo i saluti a Sesia e l'arrivo di Cottafava. Sul mercato una delle priorità è la ricerca di un portiere e la scelta ricade su Razvan Sava, estremo difensore romeno classe 2002. Sava conosce Torino perché nel capoluogo piemontese vive dal 2018, anno in cui la Juventus lo preleva dalla Pro Sesto. In bianconero si allena da sottoleva con la Primavera, ma gioca in Under 17 e poi viene girato in prestito per fare esperienza fino alla cessione definitiva al Toro. L'Under 19 granata è per Sava un'opportunità da sfruttare nel migliore dei modi perché per la prima volta gli consegna la titolarità tra i pali in Primavera 1. La stagione è travagliata: il Toro si ritrova impelagato nella lotta per non retrocedere, Cottafava viene esonerato e ritorna a fine marzo Coppitelli che trascina i granata alla salvezza. Alti e bassi, che Sava vive in prima linea essendo il portiere titolare in un campionato chiuso con 27 presenze da 90' su 29 uscite complessive. In quella stagione arriva anche la prima convocazione in Serie A con la maglia granata per volontà di Davide Nicola, caso vuole contro l'Udinese, ad aprile 2021. Terminato il primo anno in granata, Sava si prepara al salto tra i grandi ma non a Torino. Deve aspettare sei mesi, in attesa della definizione dell'accordo con il Cluj, trovato a gennaio 2022. Dopo tre stagioni in patria in Romania, l'Italia torna nel destino di Sava e a bussare alla porta è proprio l'Udinese nel corso dell'estate 2024. I friulani versano 2.5 milioni di euro nelle casse del Cluj per far tornare il portiere ex granata in Italia e aggregarlo in rosa come secondo alle spalle di Maduka Okoye. Sava siede in panchina guardando il collega e assiste al suo infortunio: lesione del legamento scafolunato del polso destro, intervento chirurgico e stop fino a marzo per il nigeriano. Qui entra in gioco Sava, che ora si ritrova con l'occasione della vita: essere primo portiere in Serie A. Il battesimo per il romeno è arrivato contro il Monza, seconda e terza uscita di fuoco contro Napoli e Fiorentina. Ora il Toro, l'incrocio con il passato con un mentore che conosce il mondo granata bene: Daniele Padelli, terzo portiere dei friuliani che dal 2013 al 2017 ha raccolto più di cento presenze a Torino. Sul lato opposto del campo, il terminale offensivo è un'altra conoscenza di vecchia data. Non per età naturalmente, ma perché i tempi in granata risalgono alla primissima vita calcistica di Lorenzo Lucca, che al Toro approda all'età di otto anni. Il giovane attaccante classe 2000, nato a Moncalieri, vive in granata gli anni della Scuola Calcio e poi quelli del Settore giovanile fino all'età di quindici anni quando viene ceduto al Chieri. La strada di Lucca prosegue parallela a quella del Torino fino al nuovo incrocio al compiere dei 18 anni. Nuova firma e prestito a Brescia in Primavera 2 con cui segna 16 reti in 18 partite. Rientra in granata ma solo per sei mesi fatti in Primavera con Sesia, poi la cessione al Palermo in Serie D a titolo definitivo. Da quel momento nessun ritorno di fiamma con il granata, mentre il Toro con il passare degli anni qualche rimpianto inizia a coltivarlo perché Lucca scala le categorie: raggiunge la Serie C con il Palermo, gioca la Serie B al Pisa e si mette in mostra attirando la prestigiosa corte dell'Ajax. Qualcuno tra i tifosi granata inizia a chiedersi se Lucca non sia stato scartato troppo presto, qualcuno lo chiede direttamente a Cairo su Instagram con tanto di risposta polemica del presidente granata: "Chiedilo a Massimo Bava". Fatto sta che Lucca continua a segnare, va all'Ajax in prestito dove diventa il primo giocatore italiano della storia del club. Nel 2023 il ritorno in Italia all'Udinese. Una scelta che per l'attaccante vuol dire raggiungere il sogno della Serie A. Il primo anno è già quello della consacrazione: 37 presenze, 8 gol e 4 assist, un bottino che vale ampiamente il riscatto pattuito dai friulani con l'Ajax. Non solo, vale anche l'attenzione della Nazionale maggiore. Riconfermato al centro dell'attacco, Lucca continua a essere per la seconda stagione di fila il riferimento offensivo dell'Udinese (6 reti finora). A ottobre è arrivato anche l'esordio in maglia azzurra con Spalletti, altro tassello. Anche per Lucca domenica sarà l'occasione di guardarsi indietro per vedere quel Toro rimasto nel passato.