La trappola mortale scatta nel cuore della notte di Natale in una casa della Carnia a Forni di Sopra in provincia di Udine. Sono le 4.30 quando, dopo una chiamata ricevuta dalla centrale operativa Sores Fvg, parte l’allarme che di lì a poco rivelerà l’epilogo tragico: tre persone sono rimaste intossicate per aver respirato monossido di carbonio. Una donna di 66 anni è deceduta. Suo marito di 73 e la figlia di 28 sono ricoverati in gravissime condizioni. In base a quanto ricostruito fin qui, la ragazza, accusando continui conati di vomito e sintomi di perdita di conoscenza, aveva mandato al fidanzato messaggi preoccupanti. Segnalazioni che hanno allertato il giovane che ha avvertito subito i soccorsi.
Così, come riporta il sito del Messaggero Veneto e riferisce l’Adnkronos, «gli infermieri sono riusciti a contattare la giovane invitandola a uscire dall’abitazione. Sono stati invece i vicini a portare all’esterno i suoi genitori, che non rispondevano alle telefonate». Intanto, sul posto arrivano anche i vigili del fuoco e un’ambulanza da Tolmezzo. Un elicottero di soccorso adibito al volo notturno e con a bordo un’equipe medica atterra invece ad Ampezzo, dove i carabinieri attendevano i sanitari per portarli nel luogo dell’incidente.
Appena arrivate sul posto le squadre dei distaccamenti di Forni di Sopra e Tolmezzo hanno trovato una giovane affacciata alla finestra. I vigili del fuoco, sospettando una fuga di monossido di carbonio, hanno indossato gli autorespiratori e sono entrati nell’alloggio. Lì, hanno trovato un uomo che respirava a fatica, e una donna incosciente; i soccorritori, ai quali la strumentazione segnalava una pericolosa concentrazione di monossido di carbonio, hanno quindi subito provveduto ad aprire tutte le finestre per areare i locali e hanno portato le tre persone all’esterno dell’abitazione, dove hanno iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare sulla donna esanime.
Quando i soccorritori raggiungono Forni, però, la donna è già deceduta. Suo marito invece è stato immediatamente intubato e trasportato con l’elicottero all’ospedale triestino di Cattinara, dove i medici lo hanno sottoposto a ossigenoterapia in camera iperbarica. La figlia intanto, portata in ambulanza a Tolmezzo, riceveva le prime cure. Sia lei che il padre sono ora ricoverati in gravissime condizioni. I vigili del fuoco stanno cercando di individuare le cause dell’intossicazione. Secondo i primi accertamenti effettuati – sul posto anche i Carabinieri – le esalazioni letali di monossido di carbonio potrebbero essere state sprigionate dal sistema di riscaldamento dell’abitazione. Dalle prime verifiche sembrerebbe che il monossido si sia sprigionato da una caldaia.
L'articolo Tragedia a Udine, intossicazione da monossido: una donna morta e marito e figlia gravissimi in ospedale sembra essere il primo su Secolo d'Italia.