“Letterina a Babbo Natale: mai più gente senza casa, mai più case senza gente”. Questa la didascalia che l’Europarlamentare Ilaria Salis allega su Instagram a una fotografia che la ritrae con un cappello di Babbo Natale e con alle spalle il logo di un noto sito di annunci immobiliari. Una “provocazione” ai nemici del proletariato, i cattivoni che vendono case private, che guadagnano, che non occupano… Quanto basta per esaltare i fans dell’europarlamentare di Avs, sempre pronti a considerare – da incorreggibili comunisti – come un delitto qualsiasi forma di proprietà privata. Del resto, per lei, l’occupazione è un regalo da fare a chi non ha casa, ma senza chiedersi di cosa rappresenti quella privazione di qualcosa che magari si è comprato con anni di risparmi e di sacrifici.
Solo qualche giorno fa la stessa Ilaria Salis, sempre secondo quel concetto di società nella quale non ha ragione chi è nella legge ma chi interpreta la stessa secondo un proprio codice etico, aveva commentato la sentenza del processo Open Arms a carico dell’ex ministro degli interni Matteo Salvini con toni duri. “Non mi interessa commentare la sentenza in sé, perché preferisco guardare la luna e non il dito. Oltre la cronaca e gli individui, ci sono la storia e le strutture sociali. La luna è tutta la crudele sofferenza inflitta a una moltitudine di esseri umani e lavoratori in nome della difesa dei confini dai clandestini – attacca – Come se le persone migranti rappresentassero una minaccia militare o economica e di per sé fossero qualcosa di diverso da noi”.
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