L’infedeltà è tra le ferite d’amore più diffuse che causano dolori emozionali spesso difficili da superare. Un tradimento in amore non pregiudica solo il futuro della coppia ma può minare alcune certezze della persona che lo subisce, tra cui l’autostima, la paura di amare ancora, la diffidenza verso un futuro partner. Se poi questo avviene nel clima natalizio di questi giorni la sofferenza può trasformarsi in uno tsunami che travolge anche i più forti di spirito. Non tutto però è perduto. Nonostante sembri cadere il mondo addosso, ci sono modi e strategie di “pronto soccorso emozionale” che possono aiutare a sopravvivere durante le Feste e a ripartire con più determinazione e fiducia in se stessi. Per capire come, abbiamo chiesto l’aiuto a Daniel Lumera, scrittore e riferimento internazionale nell’area del benessere e nella pratica della meditazione, che ci offre subito una prima indicazione: “In giorni di grandi abbuffate, provate invece a liberarvi di tutti gli eccessi. Aiuterà a ridurre la vostra sofferenza”.
1. Non cercate compensazioni
Il primo e più importante passo da compiere è “quello di non cadere nelle dinamiche di compensazione o di vendetta, magari cercando subito ‘relazioni cuscinetto’, gettandosi nelle braccia di un altro o altra per cercare di soffocare il proprio dolore – spiega Lumera -. Questa tentazione può creare nella persona uno scompenso ancora più grande. E non solo non risolve il problema, ma spesso crea un senso di colpa e di rifiuto di se stessi”.
2. Spezzate il legame
Il processo che porta a lenire le ferite emozionali passa anche dall’ascolto interiore delle proprie emozioni. Per arrivare a decidere magari di “rompere il legame con la persona che ci ha tradito – continua l’esperto -. Alcune persone continuano a rimanere vincolate a un patto di fedeltà, nonostante l’altro non sia più recuperabile. E, per quanto possa sembrare contraddittorio con quanto detto nella prima regola, il non voler cercare altre relazioni e pensare che il proprio cuore appartenga ancora all’altro è in realtà un modo per continuare a farsi del male. Occorre invece allontanarsi, ridefinire la propria identità non in funzione del partner che ha tradito”.
3. Selezionate le persone con cui confidarvi
“Chi ha subito un tradimento deve anche evitare di parlare continuamente del proprio dramma con chiunque per tentare di soffocare la sofferenza – continua Lumera. Cosa non facile da applicare in questo periodo di maggiori incontri con amici, familiari, grandi mangiate. “Una delle più grandi tentazioni è quella di raccontare a chi ci sta vicino tutto il nostro dramma, la nostra frustrazione e il nostro rancore. Consiglio di selezionare le persone con cui condividere la sofferenza, evitando quelle giudicanti, che emettono facili sentenze sull’uno o sull’altra, o alimentano emozioni negative come il risentimento. E preferire invece persone che abbiano un approccio costruttivo e aiutino a prendere più coscienza di sé e delle proprie responsabilità.
4. Non riempitevi di cose
“Inoltre, piuttosto che affogare il dolore sul cibo, sui dolci o sulla tv, magari guardando fino a tarda notte un’intera stagione televisiva, provate a staccarvi da tutto e, sul fronte del cibo, cercare tra un pranzo e l’altro di trascorrere un momento di digiuno per disintossicarsi. Il corpo, e soprattutto la mente, ringrazieranno”.
5. Liberate la mente
Strategie per il corpo, per le relazioni sociali e in particolare per una mente che rischia di essere affollata di pensieri di rimpianto, nostalgia, rancore. Come provare altre strade per alleggerirla? “Un punto fondamentale è creare spazi di silenzio e di pratica meditativa che permettano di svuotarsi dai pensieri e trovare un po’ di serenità e di pace; soprattutto di liberarsi dal sentimento di vendetta che può periodicamente affiorare e devastare interiormente – sottolinea Lumera -. Se possibile, anche se il proprio partner vive ancora nella stessa casa, cercate comunque di uscire e camminare da soli nella natura. Passeggiate a lungo, fino ad arrivare anche a sudare. Tutto questo contribuisce ad alleggerire l’animo”.
6. Scrivete tre lettere
Un ultimo passo, forse più impegnativo ma molto efficace, è provare a scrivere idealmente tre lettere al partner che ha tradito. Ogni lettera ha un suo scopo preciso:
“La prima lettera – spiega ancora Lumera – serve per esprimere un perdono sotto forma di accusa all’altro. Per esempio, ‘Ti perdono perché mi hai fatto del male, te ne sei andato, non sei stato sincero…’. Scrivete tutto quello per cui lo perdonerete. Ma attenzione, non si tratta di giustificarlo, ma solo di prendere coscienza delle proprie emozioni e attivare un processo di distanziamento che farà sentire meglio, liberando dai pesi interiori”.
La seconda lettera? “Si scrive per prendere atto delle proprie responsabilità, ossia si chiede perdono all’altro che è arrivato a tradire mettendo in evidenza anche i propri limiti e mancanze che spesso, in queste dinamiche, vengono sottaciute”.
Resta la terza lettera, forse quella più difficile perché è “quella della gratitudine – continua l’esperto –. In sintesi, ringrazio l’altra persona per i momenti belli trascorsi insieme e per tutto ciò che mi ha dato. Con questa dichiarazione io lo lascio andare, riconoscendo che tutto ciò che è stato mi aiuterà a sviluppare delle virtù e mi sarà di orientamento per il mio percorso futuro. Queste tre lettere mi aiuteranno a gestire meglio le mie emozioni e compulsioni. A contestualizzare ciò che è accaduto, a prenderne coscienza e a separarmene. Quelle indicate sono tutte strategie di pronto soccorso – conclude Lumera – che servono a superare questo periodo complicato per provare a ripartire con maggiori energie e consapevolezza delle proprie capacità”.
L'articolo “Niente sesso per vendetta, digiunate e non raccontate a tutti il vostro dramma”: le 6 regole di Daniel Lumera per affrontare le Feste se si è stati traditi o lasciati proviene da Il Fatto Quotidiano.