Enrico Ruggeri non si allinea al coro dei cantanti in favore di Tony Effe e spara a zero contro l’amichettismo che c’è anche nell’ambiente musicale: ““Perché quando annullano un concerto a Povia non succede niente? Perché non appartiene a una multinazionale, come Morgan, o come me, e non ha un grande management dietro”. Parole nette pronunciate dall’autore di Contessa, Il mare d’Inverno e altri brani passati alla storia della musica leggera.
In diretta a Tv Talk di Mia Ceran su Rai 3, Enrico Ruggeri ha fatto sentire la sua voce fuori dal coro: “Se vogliamo essere onesti intellettualmente, io dopo la seconda volta che ho parlato di Covid non sono andato in televisione per tre anni, tranne che da Bernardini qua su Rai 3. E nessuno, in quel caso, ha levato scudi, tranne Morgan e Povia”, spara subito a ad alzo zero durante la sua ospitata nello studio di Tv Talk, su Rai 3.
ENRICO RUGGERI STRONCA LE FALSITÀ IPOCRITE DEI SERVI DELLA RAI SULLA CENSURA A TONY EFFE E LA SOLIDARIETÀ DEGLI ARTISTI NEI SUOI CONFRONTI “APPARTENGONO ALLA STESSA MULTINAZIONALE NESSUNA SOLIDARIETÀ, RAGIONI ECONOMICHE
CENSURA? PERCHÉ QUANDO CENSURANO POVIA NON SUCCEDE NIENTE? pic.twitter.com/sEYlQPX9Z2— Luigi Basemi (@LBasemi) December 22, 2024
“Perché quando annullano un concerto a Povia non succede niente? Perché non appartiene a una multinazionale, come Morgan, o come me, e non ha un grande management dietro. In quel caso non ci sarebbe stata una possibilità di creare un blocco solidale”, affonda ancora il colpo il cantautore e conduttore tv.
“Questa è dietrologia”, prova allora a stopparlo la conduttrice. Ma Ruggeri non ci sta e replica secco: “No, è onestà intellettuale. Allora, si può annullare un concerto a un cantante? Sì o no?”.
“Dopo la seconda volta che ho parlato di covid non sono andato in televisione per tre anni.” @enricoruggeri
In questi anni hanno censurato e annullato concerti di artisti scomodi, privi del sostegno delle multinazionali della discografia.
Per #TonyEffe invece… pic.twitter.com/9y1arAbzoB— Sabrina® (@SabrySocial) December 23, 2024
Nelle ultime ore, il Codacons ha inviato una diffida urgente al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al Ministero dell’economia affinché sia ritirata l’autorizzazione concessa per il concerto di Capodanno di Tony Effe. Roma Capitale e il Mef, infatti, hanno partecipazioni rispettivamente al 10% e al 90% nella società Eur Spa che gestisce il Palaeur. “‘Ritenuto che il sindaco di Roma comproprietario del Palaeur insieme al Mef ha ritenuto pericoloso per ordine pubblico, in relazione alle continue violenze alle donne e ai quotidiani femminicidi, e ha vietato una piazza a chi se ne fa da anni portatore con testi violenti e sessisti – scrive il Codacons nella diffida – Ritenuto che gli stessi pericoli sono derivanti dall’ipocrita spostamento da una piazza a un teatro ambedue sotto il controllo e la necessità di autorizzazione da parte di enti pubblici’ si diffida Eur Spa, il Ministero dell’economia in persona del Ministro, e il Sindaco di Roma a “non concedere il Palaeur per esibizioni di cantanti che inneggiano alla violenza verso le donne”.
“Il sindaco Gualtieri apre gli occhi per la piazza del Circo Massimo e giustamente esclude dal concerto canzoni che rappresentano una violenza contro le donne, ma gli stessi occhi li chiude se la violenza viene portata in un’altra struttura pubblica gestita dal Comune – afferma il presidente Carlo Rienzi – Una inaccettabile ipocrisia contro la quale abbiamo dovuto oggi diffidare lo stesso sindaco e il Ministero, affinché non siano usati due pesi e due misure su un tema così delicato come quello della violenza sulle donne”.
L'articolo Ruggeri su Tony Effe: “Annullano un concerto a Povia e non dite niente. Io ho parlato di Covid, fuori 3 anni” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.