Lezione di tango ieri pomeriggio all’Olimpico. Dybala e Paredes poco più di due anni fa coronavano insieme il sogno di salire sul tutto del mondo e contro il Parma si sono presi la scena, scrive Daniele Aloisi su Il Messaggero. Il primo ha realizzato una storica doppietta che lo porta al terzo posto nella classifica dei marcatori argentini della Serie A. Staccato Higuain che è fermo a 125. Ora davanti ci sono Crespo (153) e Batistuta (184). Ne servono tanti altri per raggiungerli e la speranza è che il futuro sia ancora a tinte giallorosse. Nessuna domanda su un suo addio a Dazn per «motivi di regolamento». Paulo al momento non ha intenzione di lasciare la Capitale a gennaio. Ma guai a pensare che la telenovela sia finita. È sempre nei pensieri del Galatasaray, ma non una priorità per tutti all’interno del club turco. Non è in programma nessun viaggio nella Capitale del procuratore. Ieri al momento della lettura delle formazioni è stato il più acclamato e il legame con il popolo giallorosso è sempre ben saldo. "Cerco di fare il meglio per la Roma e per questa gente che mi ha sempre dato tutto. Devo dargli qualcosa indietro", ha detto Paulo che ha anche rinunciato al tris per far segnare il suo amico Paredes. E il centrocampista spera di poter vivere altre giornate così, ma preferisce non dire nulla sulle voci di mercato provenienti dalla Turchia: "È bellissimo condividere lo spogliatoio con lui, ma non parlo del futuro dei miei compagni. Posso dire soltanto che Paulo è un giocatore di livello altissimo e sfruttiamo ogni giorno per giocare con lui. Io ho sempre vissuto la mia carriera giorno dopo giorno. Sono veramente contento a Roma, sto giocando tantissimo e sto facendo bene. Continuerò a vivere la mia vita così, giorno dopo giorno". Dybala dopo il ‘no’ all’Al-Qadsiah è sempre stato centrale nel progetto, non si può dire lo stesso di Paredes. Con Juric era utilizzato col contagocce: "Sono passato da due allenatori con cui giocavo sempre a non giocare neanche un minuto. Ho avuto la fortuna di avere De Rossi prima da calciatore e poi da allenatore e da lui ho imparato tantissimo. Ha fatto una carriera grandissima e ho sempre approfittato dei suoi consigli. Ranieri mi ha dato la stessa fiducia che mi ha dato lui, sono contento e spero di continuare così". Ora si sta ritagliando il suo spazio e ha messo da parte il desiderio di tornare al Boca a gennaio. Per Claudio è imprescindibile e la sua presenza può convincerlo a restare anche il prossimo anno: "Non ci sto pensando, ma da quando è arrivato è cambiato tutto. Ho passato due mesi difficili e mi ha dato quella fiducia di cui avevo bisogno. Devo solo ringraziarlo". Paredes si gode la sua rinascita e anche ieri è stato tra i migliori in campo. Ha concluso la partita col 94% dei passaggi riusciti, sette duelli vinti su nove e una grande occasione creata poi sciupata da El Shaarawy. A San Siro banco di prova anche per lui. L’anno scorso in quello stadio ha segnato l’ultimo gol dell’era Mourinho.