BRUSSON. Più amato o più odiato? Poco importa. Augusto Rollandin, per cinquant’anni protagonista indiscusso della politica valdostana, resterà nella storia per il carisma con cui ha ricoperto, dagli anni ’70, svariati incarichi pubblici: prima come sindaco del suo paese, Brusson, quando aveva 26 anni, poi consigliere regionale, assessore, più volte presidente e anche senatore, in una sequela di ruoli (anche la presidenza per un anno del colosso dell’energia Cva) che gli hanno valso l’appellativo di Imperatore.
Lui ci sorrideva su, forte di un consenso popolare che, tra alti e bassi, ha toccato vette che nessuno ha mai eguagliato. Rollandin è morto domenica all’ospedale Parini di Aosta. Aveva 75 anni - era nato il 13 giugno 1949 - ed era ricoverato dal dicembre scorso prima in una clinica riabilitativa e poi nella microcomunità di Brusson. Amato si diceva, certo, odiato da tanti, temuto, persino venerato dai sostenitori più incalliti, sicuramente rispettato dagli avversari politici che gli han sempre riconosciuto capacità e fermezza. E Rollandin, soprattutto, è stato votato. Con 13.907 preferenze nel 2013 è stato il candidato più votato di sempre alle elezioni valdostane. E anche dopo il suo storico addio all’Union Valdôtaine nel 2020, riuscì a essere confermato per l’ennesima volta in Consiglio Valle sotto il simbolo di Pour l’autonomie, l’ultima sua creatura politica. Le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto sono state diverse ed è stato quasi sempre assolto: l'ultima volta nel 2021, quando la Corte di Appello lo ha prosciolto (per prescrizione del reato) dall'accusa di corruzione dopo una condanna a 4 anni e 6 mesi in primo grado. Puntualmente, detrattori e sostenitori si schieravano. Un confronto inevitabile ogni volta che al centro della scena c’era lui.
Uomo forte, Rollandin era un decisionista e un uomo concreto. Tratti apprezzati da tutti coloro che in queste ore postano centinaia di messaggi sui social per ricordarlo. E sono arrivate anche le note ufficiali. Il presidente della giunta, Renzo Testolin, ha espresso a nome del Governo le condoglianze alla famiglia: «Augusto Rollandin è stato per tutta la sua vita un uomo delle istituzioni, un autonomista, radicato alla sua terra, per la quale ha sempre messo a disposizione il suo impegno politico. È stato un protagonista della storia recente della regione. Quella di oggi è una perdita per tutta la nostra comunità». Per il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin «Rollandin, nella sua lunga carriera politica, ha segnato la storia e le istituzioni valdostane». «Si è distinto per i suoi solidi principi e radicati valori, piangiamo l'amico che ci ha accompagnato nel nostro percorso di vita» commentano l'assessore Marco Carrel e il capogruppo e segretario di Pour l'Autonomie, Aldo Di Marco.
Consigliere per nove legislature, si era dimesso dalla carica il 24 gennaio scorso per motivi di salute. Fu la fine di un’epoca. Oggi, undici mesi dopo, l’epilogo finale. Nella tarda mattinata di lunedì 23 camera ardente nella sala Viglino del Palazzo regionale. Martedì 24 alle 10.30 i funerali nella chiesa parrocchiale di Brusson.