Orgoglio e determinazione. “Dodici anni fa nasceva Fratelli d’Italia, un progetto che molti consideravano impossibile. Un percorso lungo, a volte tortuoso, ma che con coraggio, dedizione e una visione chiara ci ha portato fino a qui. Oggi ricordiamo questo anniversario con l’orgoglio di chi sa che ogni passo è stato conquistato con il lavoro, la passione e la fiducia di milioni di italiani”. Le parole su X della premier e leader di Fdi, Giorgia Meloni. “Grazie a tutti coloro che, fin dall’inizio, hanno creduto in noi. E grazie a chi, ogni giorno, continua a riporre in Fratelli d’Italia le proprie speranze per un futuro migliore. Il nostro impegno non si ferma qui: insieme continueremo a costruire una Nazione più forte e giusta. Avanti, sempre insieme”.
Era il 21 dicembre del 2012. Nella Galleria Colonna-Alberto Sordi a Roma, Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa annunciavano la nascita del nuovo partito: dal Popolo della libertà a Fratelli d’Italia. Da allora il “progetto impossibile” ha camminato ad ampie falcate: contro ogni aspettativa il partito di Giorgia Meloni è passato dal 2% delle elezioni politiche del 2013 a sfiorare il 30% nelle elezioni europee di pochi mesi fa.
“Un progetto fortemente voluto per offrire alla Nazione una nuova forza politica fondata su coerenza, identità e visione per il futuro”, sono le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Un percorso difficile e ambizioso, costruito passo dopo passo assieme a Giorgia Meloni, Guido Crosetto e tanti altri dirigenti e militanti. Con dedizione e coraggio e che ha saputo conquistare la fiducia di milioni di italiani. Oggi celebriamo un anniversario, ma anche e soprattutto una storia di impegno che ha portato Fratelli d’Italia a essere protagonista della nostra Nazione”.
Un successo elettorale e popolare. Un compleanno coronato da un regalo importante: Giorgia Meloni è sempre più solida nella comunicazione social e compare per il secondo anno consecutivo in testa alla classifica con cui DeRev, società di strategia, comunicazione e marketing digitale, misura le performance dei leader politici italiani sulle principali piattaforme social: (Facebook, Instagram, X e TikTok). Dietro di lei Matteo Salvini, poi Giuseppe Conte e Carlo Calenda. Bisogna scendere alla quinta posizione per trovare Elly Schlein e ancora alla sesta e all’ultima per Matteo Renzi e Antonio Tajani. La classifica è ricavata in base a un punteggio di performance (DeRev Score) determinato a partire da una serie di indicatori, tra i quali la crescita dei follower, il numero di interazioni ottenute e il numero dei post pubblicati.
Se non è una novità trovare la Presidente del Consiglio nell’albo d’oro dei migliori comunicatori social, lo è il fatto che abbia compiuto un sorpasso sul leader della Lega. Che mai, fino ad oggi, era stato scalzato dal primato della platea di follower più ampia di tutti. Il 2024, dunque, si chiude con un’audience di 11 milioni e 280mila follower per Meloni e 9 milioni e 973mila per Salvini: la crescita, per la premier, è di 2 milioni e 369mila follower in un anno, contro la ben più contenuta di Salvini che ha raccolto altri 194mila utenti nel 2024.
Spiega il Ceo di DeRev, Roberto Esposito: “La recente esposizione internazionale ha fatto molto gioco a Giorgia Meloni sul fronte dei social. Che, notoriamente, sono un mezzo di comunicazione senza confini. Potrei citare le attenzioni di Elon Musk, che ha acceso i riflettori statunitensi. Ma è soprattutto all’India che dobbiamo guardare. Non è difficile accorgersi dell’origine dei nomi di moltissimi account che interagiscono con i suoi post. E non è un caso che, sia l’anno scorso che quest’anno, il post più popolare tra quelli pubblicati dai leader politici sia di Meloni insieme al premier Modi. Oltre ciò, però, è innegabile che la leader di Fratelli d’Italia sia riuscita a imboccare una strada corretta: che garantisce lo standing istituzionale senza allontanarsi troppo dai cittadini”.
L'articolo “Avanti sempre insieme”: l’orgoglio di Meloni per i 12 anni di FdI. Lungimiranza di un “progetto impossibile” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.